un momento della consegna

Lo avevano promesso e lo hanno fatto di buon ora stamattina. Le signore di Visso sono scese con le 60 buste, infiocchettate una per una e con dentro la loro coperta rigorosamente fatta a mano, e hanno consegnato al reparto di Dialisi dell’ospedale di Tolentino i loro manufatti. Ad accoglierle i vertici ospedalieri, il dott. Franco Sopranzi (foto 1 a sinistra) direttore dell’unità operativa di nefrologia e dialisi degli ospedali di Macerata e Tolentino, la dott.ssa Giovanna Faccenda (foto 2 seconda a sinistra) Direttrice del distretto provinciale. Presenti anche Giuliana Bernardoni (rappresentante di CNA Federmoda Macerata): “Una bellissima idea nata stando insieme e pensando agli altri, un gesto di vicinanza da un territorio in difficoltà verso persone in difficoltà”. Luciano Ramadori (direttore CNA Macerata): “Dobbiamo tentare di ricostruire un mercato vivace anche in queste zone marginali e dobbiamo farlo mettendo insieme innanzitutto le persone. Questa iniziativa può essere la base per ricostruire una comunità partendo dal volontariato per poi magari avere la capacità di arrivare sul mercato”. Francesca Angelini (Associazione Coraggio): “Lavoriamo insieme per progetti di solidarietà, contagiando che viene in contatto con noi. Abbiamo visto che donare ci fa sentire bene e fa sentir bene anche chi riceve. Abbiamo portato avanti con molto entusiasmo questa nostra visione in diversi contesti di grande sofferenza; a Visso è bastato portare qualche materiale di scarto e poi le signore, sferruzzando, hanno avuto l’idea di donare i manufatti artigianali a chi soffre. Le persone in dialisi hanno bisogno di sentire il calore soprattutto umano e la coperta di lana rappresenta anche simbolicamente l’abbraccio tra persone momentaneamente in difficoltà”. Franco Sopranzi (direttore reparto dialisi): “Una iniziativa che mi ha molto emozionato per l’alto valore di empatia che ha trasmesso a tutti noi. La donazione testimonia la vicinanza tra chi ha subito un danno anche economico col sisma e chi, essendo in dialisi, non ha una vita facile. Ringrazio a nome di tutta la comunità ospedaliera gli organizzatori”.