sede CNA di Piazza Armellini

Nella nota di Piazza Armellini si sminuisce la portata del Decreto varato dal governo giallo-verde, in quanto non risponde alle esigenze e alle aspettative delle imprese.
“Avanti piano, pianissimo, quasi fermi. E’ il risultato dell’approvazione in via definitiva del Dl Semplificazioni: un timido colpo del governo al moloch della burocrazia. Piccoli interventi, in un quadro normativo disorganico, che si limitano a rispondere solo molto parzialmente alle esigenze e alle aspettative delle imprese. E’ arrivato il momento, allora, di trasferire le sollecitazioni, emerse al Tavolo Pmi istituito presso il ministero dello Sviluppo economico,  nel disegno di legge in materia di semplificazioni annunciato dal governo per intervenire in maniera incisiva e organica sulle principali criticità burocratiche, a partire dagli appalti”. Lo si legge in un comunicato della CNA.
“Nel Dl Semplificazioni vanno tuttavia evidenziate alcune novità importanti – prosegue la nota – come l’abolizione del Sistri, ma preoccupano i criteri individuati per realizzare il nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti, che rischiano di far ripetere gli errori del passato. Significativa, inoltre, è l’introduzione, anche grazie al contributo della CNA, di alcune altre misure. Quali l’istituzione, all’interno del Fondo di garanzia Pmi, di una sezione speciale dedicata alle piccole imprese vittime dei mancati pagamenti della Pubblica amministrazione; l’abrogazione della tenuta in modalità telematica del Libro unico del lavoro; la soppressione dei registri alimentari del burro e delle sostanze zuccherine; la riduzione da 450 a 250 ore del corso annuale per il responsabile tecnico nelle tinto-lavanderie”.