autotrasporto

UNATRAS scrive al Ministro dei Trasporti. Questa la lettera.

Gentile Ministra,

facendo seguito alla nostra precedente missiva, con la presente siamo a ribadirLe l’estrema urgenza per il varo dei provvedimenti attesi dalla categoria dell’autotrasporto, che in quest’emergenza sta continuando tra mille difficoltà di carattere operativo ed economico a garantire la mobilità delle merci nel Paese.

Siamo consapevoli del contesto drammatico e degli sforzi che il Governo sta facendo per sostenere economia e comparti produttivi ma, come più volte da Lei affermato pubblicamente, l’autotrasporto sta giocando un ruolo determinante per garantire l’approvvigionamento della manifattura e sorreggere il Paese dai colpi inferti dagli effetti indotti del coronavirus.

Un binomio insostituibile, sul quale l’Italia si regge ancora e su cui, inevitabilmente, si dovrà impostare la ripartenza.

Per questo è necessario non lasciare le imprese di autotrasporto in balia dell’effetto domino dei mancati pagamenti, del peso dei costi di gestione e della contestuale riduzione degli incassi a causa del mancato bilanciamento dei viaggi determinato dalla diminuzione dei viaggi di ritorno.

Tutte circostanze che, se non s’interviene urgentemente, rischiano seriamente di compromettere definitivamente l’esistenza stessa di migliaia di piccoli e medi operatori del comparto.

Purtroppo non basta riconoscere la dignità dell’autotrasporto e procrastinarne le scadenze, cosa di cui diamo atto all’azione del Governo. Occorre garantirne la sussistenza ora e, al contempo porre le basi per la tenuta nel prosieguo.

Nell’immediato servono provvedimenti certi per la sopravvivenza:

  • TEMPI DI PAGAMENTO E VALORI INDICATIVI DI RIFERIMENTO – Non è più procrastinabile l’emanazione di regole che consentano al settore di avere il giusto riconoscimento economico ed essere pagati in tempi adeguati. Confidiamo quindi, come da Lei stessa garantito, che questi elementi di legalità e regolarità del mercato siano contenuti nei prossimi atti normativi in via di definizione e che ci sia consentito di visionare gli stessi preventivamente.
  • LIQUIDITÀ – Necessità impellente per la categoria è disporre di liquidità immediata e per questo auspichiamo un canale prioritario per l’accesso al credito e contributi a fondo perduto per i cali di fatturato. Allo stesso tempo chiediamo vengano mantenuti gli impegni presi con il c.d. “Decreto liquidità”, garantendo procedure semplici e veloci e tassi di interesse prossimi allo zero. Sempre in tema di liquidità, risulta incomprensibile che non si dia seguito alla pronta erogazione nei confronti delle imprese di tutte le risorse gestite dal MIT, incentivi e contributi pubblici relativi agli anni passati quali investimenti e formazione professionale, le cui istruttorie sono già state eseguite dall’amministrazione. Così come appare stringente definire gli importi delle deduzioni forfettarie per le quali, data la loro rilevanza per il sostentamento della categoria, soprattutto in un momento così drammatico, è necessario prevedere il mantenimento ad euro 51/giornata lavorativa che sosterrebbe il reddito delle microimprese senza che ciò comporti tagli ad altre misure.

Affinché le imprese di autotrasporto riescano a scampare a questo tsunami, servono anche misure che ne mitighino le difficoltà e le accompagnino sino alla ripresa della normalità:

  • POSTICIPO PAGAMENTO PEDAGGI – Al fine di compensare i mancati ricavi, dovuti anche ai viaggi sottocosto determinati dall’impossibilità di bilanciare i traffici per mancanza di viaggi di ritorno, torniamo a rappresentarle la necessità di sospendere i pagamenti dei pedaggi autostradali sino al termine dell’emergenza e consentire l’accesso al Fondo di Garanzia anche ai Consorzi che anticipano il pagamento dei pedaggi per conto delle imprese di autotrasporto.
  • PROROGA BENEFICIO RIMBORSO ACCISE E RINNOVO PARCO – In questa fase emergenziale, ove è oggettivamente complicato per le imprese sostituire i mezzi anche per la mancata attuazione degli incentivi per l’anno 2020, è necessario prorogare per i veicoli euro 3 e 4 la possibilità di fruire ancora il rimborso delle accise sul gasolio fino ad ottobre 2021, e poter successivamente riavviare il rinnovo del parco veicolare. Sempre in tema di investimenti, viste le difficoltà operative, è di fondamentale importanza prevedere il differimento dei termini per la rendicontazione degli incentivi attualmente in corso relativi all’anno 2019.
  • PREMIO ASSICURATIVO VEICOLI – La proroga di ulteriori 15 giorni per la validità della polizza assicurativa, è poca cosa rispetto al fatto di rappresentare la quarta voce dei costi di gestione dopo manodopera, carburante e pedaggi autostradali. Chiediamo che il Governo intervenga affinché venga posticipato anche il pagamento delle polizze assicurative. Inoltre, considerato che in questo particolare momento una buona parte del parco veicolare è fermo perché direttamente connesso alle attività i cui cicli lavorativi sono sospesi ed i flussi di traffico sono sensibilmente diminuiti con conseguente riduzione di rischio di incidenti, si chiede anche di intervenire sull’ANIA affinché sia rivisto in ribasso l’importo del premio assicurativo.
  • INSULARITÀ – Per la loro condizione di insularità, particolare attenzione per l’abbattimento dei costi, soprattutto quelli di traghettamento derivanti anche dall’introduzione del regolamento IMO, va data alle imprese aventi sede in Sardegna e Sicilia. Inoltre sottolineiamo che il prossimo 18 luglio scade la convenzione per la continuità marittima con la Sardegna e, ad oggi, oltre alle dichiarazioni rese pubbliche, non ci sono certezze di garanzia per l’isola e le sue imprese. Ci permettiamo pertanto di sollecitare la conoscenza dello stato delle procedure per la riassegnazione dei servizi di trasporto marittimo per la Sardegna nel rispetto della normativa comunitaria e nazionale evidenziando l’urgenza di scongiurare uno scenario di libero mercato, che aggraverebbe i già pesantissimi costi che l’autotrasporto e l’intera economia isolana sostengono, pregiudicando ulteriormente il diritto alla mobilità delle merci e delle persone sarde.

 

Questo il messaggio che CNA Fita insieme alle altre Associazioni che compongono UNATRAS ha fatto pervenire al Ministro, sollecitando questioni aperte da tempo e che non possono più attendere la soluzione. Sarà nostra cura fornire aggiornamenti.