faq imprese

Con i nuovi DPCM del 9 e dell’11 marzo 2020 vengono estese a tutto il territorio italiano le misure di contenimento del contagio da Covid-19.

Abbiamo sintetizzato in una serie di FAQ le principali richieste di informazioni delle imprese. Qui il link del sito internet del Governo con l’elenco completo delle risposte.

(aggiornato al 14 marzo 2020)

  • Nelle giornate festive e prefestive, sono chiuse le medie e grandi strutture di vendita e gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati?

Sì. Le medie e grandi strutture di vendita, nonché gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e i mercati sono chiusi nelle giornate festive e prefestive, ad esclusione delle farmacie, parafarmacie e punti vendita di generi alimentari, purché sia consentito l’accesso alle sole predette attività. Pertanto, i supermercati presenti nei centri commerciali possono aprire nelle giornate festive e prefestive limitatamente alle aree di vendita di prodotti farmaceutici, parafarmaceutici e di generi alimentari. Mentre, per quanto riguarda i mercati, sia all’aperto sia coperti, in essi può essere svolta soltanto l’attività di vendita di generi alimentari. Deve essere in ogni caso garantita la distanza interpersonale di 1 metro, anche attraverso la modulazione dell’orario di apertura. Resta vietata ogni forma di assembramento.

  • Sono il proprietario di un’officina meccanica per autoveicoli e motocicli. Posso continuare a svolgere la mia attività? Dove posso acquistare pezzi di ricambio? 

Sì, le attività di riparazione e manutenzione autoveicoli e motocicli (officine meccaniche, carrozzerie, riparazione e sostituzione pneumatici) possono continuare a svolgere la loro attività in quanto considerate essenziali alle esigenze della collettività. Allo stesso modo sono autorizzate le attività connesse a consentire lo svolgimento delle attività di manutenzione e riparazione quali la vendita, all’ingrosso e al dettaglio, di parti e accessori di ricambio. Tuttavia, al fine di evitare il contagio, l’attività deve essere svolta con le seguenti precauzioni: a) limitare il contatto con i clienti e adottare le necessarie precauzioni sanitarie (rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, utilizzo di guanti e mascherine sanitarie di protezione); b) favorire, ove possibile, l’attività di vendita per corrispondenza e via internet di parti e accessori di ricambio. Sono un rivenditore di sigarette elettroniche e prodotti liquidi da inalazione ed esercito l’attività di vendita un piccolo esercizio di vicinato.

  • Quale regime si applica alla mia categoria? 

Le rivendite di sigarette elettroniche e prodotti liquidi da inalazione rientrano tra le categorie di esercizi esclusi dall’obbligo di sospensione e/o chiusura rientrando nella definizione di vendita di prodotti per fumatori. La vendita è consentita sia se effettuata in tabaccherie ordinarie sia se effettuata in esercizi di vicinato diversi dalla tabaccherie, a condizione che si tratti di esercizi specializzati nella vendita esclusiva di sigarette elettroniche e prodotti liquidi da inalazione. Sono un venditore di prodotti e alimenti per animali domestici.

  • Posso continuare a svolgere la mia attività? 

Sì, è consentita la prosecuzione dello svolgimento dell’attività di commercio al dettaglio in esercizi specializzati di piccoli animali da compagnia e di prodotti e alimenti per animali da compagnia.

  • Le erboristerie rientrano tra gli esercizi commerciali la cui attività è stata sospesa a seguito dell’adozione del Dpcm dell’11 marzo 2020? 

No. L’attività di erboristeria è da ritenersi assimilabile a quella del commercio di prodotti per l’igiene personale ovvero di generi alimentari.

  • Agli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande posti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situati lungo la rete stradale, autostradale e all’interno delle stazioni ferroviarie, aeroportuali, lacustri e negli ospedali si applicano limitazioni di orario di apertura al pubblico o altre restrizioni?

No, fatta eccezione per il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.

 

  • Posso andare al lavoro o aprire la mia attività?

Le attività commerciali e artigiane possono svolgere la propria attività (salvo specifiche disposizioni del proprio Comune) con alcune restrizioni, ovvero il rispetto delle precauzioni e senza assembramenti (controllo degli ingressi delle persone, rispetto della distanza di almeno 1 metro fra le persone).

Sono obbligate a fermarsi: scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse, sale bingo, discoteche e locali assimilabili.

  • Quali solo le limitazioni per bar e ristoranti?

È consentita l’attività di ristorazione e bar dalle 6.00 alle 18.00, con obbligo a carico del gestore di predisporre le condizioni per garantire la possibilità del rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, con sanzione della sospensione dell’attività in caso di violazione.

ATTENZIONE: È utile ricordare come il DPCM #iorestoacasa restringe i motivi di circolazione delle persone ai soli casi di necessità.

Qui puoi trovare l’elenco completo delle disposizioni ministeriali.

  • Sono gestore di un pub. Posso continuare ad esercitare la mia attività?

Il divieto riguarda lo svolgimento nei pub di ogni attività diversa dalla somministrazione di cibi e bevande. È possibile quindi continuare a somministrare cibo e bevande nei pub, sospendendo attività ludiche ed eventi aggregativi (come per esempio la musica dal vivo, proiezioni su schermi o altro), nel rispetto delle limitazioni orarie già previste per le attività di bar e ristoranti (dalle 6.00 alle 18.00) e, comunque, con l’obbligo di far rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.

ATTENZIONE: Anche in questo caso è utile ricordare come il DPCM #iorestoacasa restringe i motivi di circolazione delle persone ai soli casi di necessità.

  • Si può fare consegna a domicilio e asporto dopo le 18.00?

Sì. Per le attività artigianali alimentari si può effettuare il servizio di consegna a domicilio. Tale consegna dovrà essere effettuata evitando contatti personali.

Sempre per le attività artigianali alimentari è possibile svolgere attività di asporto con la raccomandazione di effettuarla tramite prenotazione e facendo entrare un cliente alla volta (e in ogni caso mantenendo sempre la distanza obbligatoria di sicurezza di un metro).

Per le attività commerciali di bar e ristorante che svolgono servizio è possibile la consegna a domicilio a patto che sia espletata a norma di legge (organizzazione e mezzi idonei e riportata nell’autocontrollo).

Per il servizio d’asporto delle attività commerciali esiste attualmente solo una “interpretazione prevalente” che prevede la possibilità solo ed esclusivamente se viene istituita una corsia dedicata e se svolta su prenotazione e facendo entrare i clienti uno alla volta (suggeriamo di contattare il Suap locale per comprendere la tendenza interpretativa)

  • Come e quando posso muovermi fuori dal territorio comunale?

Ci si può muovere fuori dal proprio territorio comunale solo per 3 ragioni:

  1. Comprovate necessità di lavoro
  2. Situazioni di emergenza sanitaria
  3. Per necessità

In tutti e tre casi è obbligatorio munirsi di un’autocertificazione scaricabile qui.

  • Cosa significa “comprovate esigenze lavorative”? I lavoratori autonomi come faranno a dimostrare le “comprovate esigenze lavorative”?

È sempre possibile uscire per andare al lavoro, anche se è consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o congedi. “Comprovate” significa che si deve essere in grado di dimostrare che si sta andando (o tornando) al lavoro, anche tramite l’autodichiarazione vincolante o con ogni altro mezzo di prova, la cui non veridicità costituisce reato. In caso di controllo, si dovrà dichiarare la propria necessità lavorativa. Sarà cura poi delle Autorità verificare la veridicità della dichiarazione resa con l’adozione delle conseguenti sanzioni in caso di false dichiarazioni.

  • Posso ricevere clienti nel mio negozio?

Sì. Ma solo per prestazioni e/o beni definibili di “prima necessità”. Rimane l’obbligo di rispettare le condizioni igienico-sanitarie indicate dal Ministero della Salute

  • Il mio negozio di alimentari ha delle restrizioni?

Sì, tutti i negozi e le attività commerciali hanno l’obbligo di predisporre le accortezze per evitare assembramenti (limitare l’ingresso delle persone) e mantenere il metro di distanza fra le persone.

Qui puoi trovare l’elenco completo delle disposizioni ministeriali.

  • Sono un’impresa Edile, cosa devo fare?

CNA Costruzioni ha elaborato un dettagliato vademecum sulle diverse casistiche lavorative per le imprese del settore. Lo puoi consultare qui.