Luciana Testatonda referente CNA impiantisti Macerata e Fermo

Multe troppo pesanti a chi viola gli obblighi in materia di prevenzione delle emissioni di gas fluorurati a effetto serra

 

Il 17 gennaio scorso è entrato in vigore il Decreto legislativo (n. 163 del 5/12/19) che fissa le sanzioni per la violazione degli obblighi in materia di prevenzione delle emissioni di gas fluorurati a effetto serra e che prevede anche pene detentive per la violazione di alcuni obblighi. Sotto il mirino possono finire le imprese non certificate, le imprese certificate che non operano correttamente e gli operatori che, secondo il Regolamento UE, altro non sono che gli stessi proprietari dell’apparecchiatura contente F-Gas.

“A nostro parere – fa sapere la responsabile CNA impiantisti per Macerata e Fermo Luciana Testatonda – il Decreto ha una serie di incongruenze, soprattutto in relazione alla consistenza delle sanzioni previste. Ci riferiamo, innanzitutto, alle eccessive sanzioni pecuniarie (da 5.000 a 15.000 euro) riferite all’operatore, privato cittadino o titolare di azienda, che entro un mese dalla riparazione della perdita non verifica l’efficacia della riparazione”.

“Sanzionare un semplice cittadino – continua Luciana Testatonda – che poco o nulla sa di F-gas, perché entro un mese dalla riparazione della perdita non ha verificato, o fatto verificare da impresa certificata, l’efficacia della riparazione ci appare come una vera e propria assurdità. È del tutto evidente che un ritardo, anche minimo, nell’inserimento dei dati non può in alcun modo essere paragonato ad un grave comportamento fraudolento. Se il Decreto non verrà modificato nel suo impianto sanzionatorio, agevolerà il lavoro nero, la concorrenza sleale, il commercio illegale di f-gas e l’evasione fiscale”.

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