autotrasporto dopo legge di bilancio

Con l’approvazione della Legge di Bilancio 2020 (quella che fino a qualche tempo fa veniva chiamata la “legge finanziaria”) alcune aspettative sono andate deluse mentre non appare la presenza di misure in grado di dare una controtendenza alle difficoltà in versa l’autotrasporto, difficoltà che sono purtroppo di tutta evidenza e articolate in vecchie e nuove criticità.

In un documento della CNA Fita nazionale si legge infatti: “Sarebbe stato pertanto utopistico aspettarsi che con la Legge di Bilancio 2020 (Legge n°160 del 27.12.2019, G.U. n°304 del 30.12.2019 S.O. n°45), si sarebbero potute risolvere buona parte delle problematiche che opprimono la categoria. Per di più in un contesto che ha visto insediarsi il nuovo Governo nel mese di Settembre 2019, a ridosso del termine per approvare il Documento Programmatico di Bilancio (entro il 15.10.2019) che costituisce la struttura portante e riassuntiva della legge di bilancio dello Stato. Né si può tralasciare il fatto che, gli impegni di programmazione sono stati condizionati dalla ricerca delle risorse per non far scattare le clausole di salvaguardia con l’esborso di ben 23 miliardi di euro da parte di imprese e cittadini in termini di incremento IVA e Accise. Nell’ambito di questo scenario, nei lavori di accompagnamento alla definitiva predisposizione della legge di bilancio, CNA Fita ha cercato di svolgere il suo ruolo facendo proposte (Documento “interventi prioritari per la categoria” consegnato tra ottobre e novembre 2019 al Sottosegretario Salvatore Margiotta ed al Ministro De Micheli), promuovendo emendamenti e, come ultima ratio, facendo pressione tramite lo strumento del fermo nazionale dei servizi di autotrasporto (annunciato con un comunicato UNATRAS del 30.10.2019).

Alcuni degli emendamenti (promossi anche tramite RETE Imprese Italia), erano  a costo zero per lo Stato e riguardavano, ad esempio, la necessità di concedere al Comitato centrale per l’albo degli autotrasportatori, maggiori poteri anche per consentirgli di intervenire celermente sulle decisioni di cancellazione delle imprese irregolari (ora di competenza degli uffici territoriali delle Motorizzazioni Civili)”. Altri emendamenti sui centri di revisione, misura di interesse anche per l’autotrasporto, oppure sulle cosiddette “cisternette” (tema di interesse per la categoria ma anche per una più ampia platea di imprese) sono stati presentati ma alla fine respinti (leggi qui il nostro articolo su “Cisternette”: abbassati i limiti per l’obbligo di licenza fiscale d’esercizio).

La CNA FITA a tutti i livelli continuerà a richiedere che vengano introdotte misure in grado di dare un supporto alla categoria facilitando le revisioni dei mezzi con i centri di revisione privati oppure a ripristinare i limiti per le licenze fiscali sulle cisternette. Aver scelto il fermo dei servizi, poi sospeso, ha chiarito la determinazione di sostenere giuste richieste che sono il minimo vitale per la sopravvivenza delle imprese e così si può affermare che un qualche riscontro c’è sicuramente stato.

Il Ministro ha infatti mantenuto l’impegno (preso in occasione della sottoscrizione del Protocollo d’intesa che ha scongiurato il fermo dei servizi) di preservare sino al 30 Settembre 2020 il beneficio sul rimborso delle accise per i veicoli classificati euro 3 (l’originaria previsione di esclusione dal mese di marzo 2020 è stata posticipata dall’art.1, comma 630, della Legge di bilancio 2020); confermata invece l’esclusione degli euro 4 a decorrere dal 1.1.2021 (l’impegno del Ministro era di mantenere l’agevolazione sino al mese di giugno 2021).

Con il collegato fiscale (art.53), è stata data attuazione ad un altro importante punto del Protocollo d’intesa sottoscritto tra MIT (19.11.2019) ed associazioni di autotrasporto: l’introduzione del fondo per il rinnovo del parco veicolare più obsoleto (la misura prevede 12, 9 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019 e 2020 ma il Ministro aveva parlato anche di ulteriori 60 milioni di euro per il 2020 e 67 milioni per il 2021; trattasi di misure in più e diverse dagli incentivi per gli investimenti contemplati nei 240 milioni di euro stanziati per il “fondo autotrasporto”).

In merito al tema degli incentivi per la sostituzione del parco veicolare, la legge n°160 del 27.12.2019 (Legge di Bilancio 2020), seppur con qualche modifica, per certi versi più restrittiva (ma per altri di miglior favore), ha rifinanziato il Super-ammortamento, l’iper-ammortamento e la “Nuova Sabatini”.

Il 7 Gennaio 2020, l’On. Paola De Micheli, in occasione di un incontro con le associazioni dell’autotrasporto, ha reso noto che nel mese di Dicembre 2019, come da impegni presi in occasione del protocollo d’intesa con le associazioni sottoscritto a Novembre 2019, c’è stato un incontro con l’autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ed è stata presentata la proposta di ripubblicazione dei valori indicativi di riferimento; la proposta è in corso di valutazione da parte dell’AGCM dopodiché verranno convocate le associazioni di categoria per la condivisione e quindi verrà dato seguito alla loro ripubblicazione con tempi di conclusione di questa procedura che, secondo quanto affermato dal Ministro, dovrebbero attestarsi in circa 20-30 giorni dalla data del 7.1.2020.

Dal lato economico, la pressione fatta sul MIT ha contribuito a confermare i 240 milioni di euro destinati al fondo autotrasporto (spese non documentabili 70 Mil, rimborsi pedaggi autostradali 140 Mil, incentivi per gli investimenti 25 Mil e per la formazione 5 Mil) sia per l’anno 2020 che per il 2021, cosa non proprio scontata visti i numerosi tagli effettuati. Sempre in termini economici, sono stati rifinanziati “marebonus” e “ferrobonus” (programmi triennali), rispettivamente 20 milioni di euro per il 2021 e 14 milioni di euro per il 2020.

Fuori dai temi di bilancio in senso stretto, sarà attivato un tavolo tecnico cui parteciperà anche il Dipartimento Finanze del MEF, per approfondire la tematica e valutare eventuali interventi tesi a migliorare l’efficacia della norma in materia di tempi di pagamento delle fatture, “idea” oggi presente nella legislazione ma senza strumenti per farla applicare.

Parallelamente mentre si discute di riforma degli appalti, la categoria ha chiesto che l’autotrasporto merci conto terzi sia escluso dal campo di applicazione di questo dispositivo; il Ministro De Micheli condivide ed ha dichiarato che appoggerà l’emendamento presentato a tal proposito.

Secondo la nostra Presidenza Nazionale: “Una lettura della legge di bilancio 2020 e del lavoro svolto conseguentemente, che sicuramente non dà piene risposte e che non è sufficiente a contenere/compensare le criticità che ogni giorno vengono denunciate dalle imprese. L’incremento dei noli marittimi e dei costi di gestione in generale, la velocità commerciale ridotta ai minimi termini da crolli di ponti e viadotti, dai restringimenti di carreggiata, dai divieti di circolazione unilaterali che limitano impunemente la libera circolazione delle merci tra Paesi appartenenti all’UE (Brennero), le conseguenti difficoltà di muoversi che interessano i mezzi pesanti ed in particolare i trasporti eccezionali, a cui si sommano altri problemi endemici (mancato rispetto dei tempi di pagamento e carenza di potere contrattuale), si riversano sul banco di lavoro quotidiano su cui arduamente ci cimentiamo”.

Quanto sopra è una breve sintesi dei temi più rilevanti che sono in ballo insieme ad altre misure su cui si sta discutendo con Governo ed Amministrazioni interessate per curare al meglio gli interessi delle nostre imprese. Insomma, come per tutto e per sempre non è mai possibile abbassare la guardia.

Gli uffici CNA sono a disposizione per ogni chiarimento in merito. Info tel. 0733.279536 – mail: sviluppo@mc.cna.it.