nuova sabatini 2022

Riapre l’agevolazione chiamata “Nuova Sabatini” che vede come beneficiarie le piccole e medie imprese italiane di tutti i settori (esclusioni: industria carboniera, attività finanziarie e assicurative, fabbricazione di prodotti di imitazione o di sostituzione del latte o dei prodotti lattiero caseari).

L’erogazione del contributo avverrà in unica soluzione per finanziamenti inferiori al 200.000 euro mentre al di sopra di questa cifra l’erogazione avverrà in 5 quote annuali di pari importo. Queste le tipologie di contributo previste dal bando:

  • Contributo in conto impianti del 7,72% (Contributo calcolato in via convenzionale su un finanziamento al tasso d’interesse del 2,75%, della durata di 5 anni e d’importo equivalente al finanziamento);
  • Contributo in conto impianti del 10,08% (Contributo calcolato in via convenzionale su un finanziamento al tasso d’interesse del 3,575%, della durata di cinque anni e d’importo equivalente al finanziamento) per investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti (investimenti in tecnologie cd. “industria 4.0”);
  • Contributo in conto impianti del 10,08% (Contributo calcolato in via convenzionale su un finanziamento al tasso d’interesse del 3,575%, della durata di cinque anni e d’importo equivalente al finanziamento) per “investimenti green” ( a basso impatto ambientale, nell’ambito di programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi);
  • Contributo in conto impianti del 15,74% (Contributo calcolato in via convenzionale su un finanziamento al tasso d’interesse del 5,50%, della durata di cinque anni e d’importo equivalente al finanziamento) per le micro e piccole imprese che effettuano investimenti nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

L’agevolazione è prevista sino ad esaurimento dei fondi per le quote annuali. Gli investimenti agevolabili devono essere finalizzati a:

  • creazione di una nuova attività produttiva;
  • ampliamento di una unità produttiva;
  • diversificazione della produzione in uno stabilimento;
  • cambiamento fondamentale del processo di produzione in uno stabilimento esistente.

Ampio lo spettro delle spese ammissibili:

  • macchinari
  • impianti
  • beni strumentali
  • attrezzature
  • hardware, software e tecnologie digitali.

Non sono ammissibili invece le spese per l’acquisto di terreni e fabbricati (incluse le spese per opere murarie), impianti eolici, i beni già consegnati “in prova” o “conto visione” presso l’acquirente, impianto elettrico ed idraulico, immobilizzazioni in corso e acconti, commesse interne, macchinari, impianti e attrezzature usati, scorte.