Il Presidente CNA Macerata Giorgio Ligliani

“La paura per la malattia, lo stress provocato dalla mancanza di socialità, la pesantissima crisi economica che sta colpendo tante imprese: tutto vero e reale ma nulla può giustificare o attenuare la gravità di una frase del genere. È anzi un’aggravante che a pronunciarla non sia l’ultimo analfabeta digitale su un qualsiasi social network ma il più alto rappresentante di una associazione di categoria sul territorio, in un evento ufficiale” il commento del Presidente CNA Macerata Giorgio Ligliani.

Il Presidente aggiunge: “La disumanità di quella frase non è tollerabile, faccio fatica solo ad ascoltarla. Tutti siamo stanchi di questa situazione e, aggiungo, anche di questo tira e molla su ciò che si può e ciò che è vietato fare. Le imprese chiedono chiarezza e preferiscono magari aspettare ma per poi riaprire definitivamente e senza limitazioni”.

“Le associazioni di categoria – conclude Ligliani – devono lavorare e farsi sentire per dirottare i ristori su chi ne ha realmente bisogno, consigliare i decisori politici sui criteri, rappresentare le istanze dei propri associati e dei propri territori. Spiace dover ricordare quelli che sono i fondamentali della rappresentanza ma chi ha un ruolo di guida deve sempre pesare ogni singola parola perché non parla solo a suo nome ma, attraverso di lui, è un’intera categoria a far sentire la propria voce”.