dispositivi di sicurezza

Come Associazione abbiamo avviato una serie di videoconferenze per informare le nostre imprese sulle procedure e sui protocolli da seguire per la riapertura delle loro attività. Fin dai primissimi incontri il feedback che stiamo avendo riguarda le difficoltà di interpretazione e applicazione di alcuni provvedimenti dal punto di vista pratico. Non mancano esempi in cui gli accorgimenti sembrano addirittura impossibili da porre in atto.

Risulta, infatti, assai complesso e oneroso, per esempio, adoperare i guanti per chi deve maneggiare colle ed adesivi come nel  settore calzaturiero. Che dire poi degli  idraulici, elettricisti e tutti i piccoli riparatori domestici  e  delle quantità di dispositivi di protezione necessari per lavorare in sicurezza, visto che dopo ogni manutenzione presso un’azienda o civile abitazione si è costretti a cambiarli, gettare tutto ciò che potrebbe essere potenzialmente contaminato, sanificare gli strumenti e indossare nuovi dispositivi.

Come risulterà di difficile attuazione il rilevamento della temperatura nell’edilizia. Non sarà affatto facile per il datore di lavoro misurare la temperatura ogni mattina ai suoi lavoratori se questi si trovano su diversi cantieri.

Tante le difficoltà anche per i commercianti, non solo perché possono ospitare nei loro negozi un solo cliente per volta per ogni 40 metri quadrati di superficie disponibile, ma anche perché questa misura comporterà una riduzione di clienti e incassi e, dall’altra parte, una corrispondente minor necessità di personale.

Che dire poi della prova degli abiti, degli occhiali, delle scarpe? Ad oggi non è chiaro se si potrà effettuare la prova, se ogni volta dovranno sanificare e come questa possa avvenire.

Altro esempio riguarda gli autoriparatori: dopo esser entrati nell’auto del cliente per effettuare una riparazione la dovrebbero anche sanificare ma chi pagherà questo ulteriore costo?

Questi sono solo alcuni esempi tra quelli che ci sono stati evidenziati dai nostri associati ma potremmo farne a centinaia.

È chiaro che non possiamo pretendere che il legislatore conosca così a fondo tutte le problematiche dei singoli mestieri, ma non vorremmo che tutta la copiosa regolamentazione sulle procedure di sicurezza per poter riaprire le attività si risolva con una impossibilità di fatto di essere osservata e, quindi, con una conseguente “roulette russa” di coloro che avranno la sfortuna di avere ispezioni.

CNA per poter raccogliere le istanze e le problematiche legate alla ripartenza sta promuovendo un questionario nelle imprese e tra i lavoratori; tutte le informazioni saranno condivise i nostri rappresentanti del nazionale impegnati nei vari tavoli decisionali e di contrattazione.

Per illustrare le complesse procedure stiamo organizzando con cadenza settimanale video incontri informativi gratuiti distinti per ciascun mestiere. Edilizia, impiantistica, moda, benessere, autotrasporto, commercio, cercheremo di informare tutti sulle procedure specifiche della categoria e raccogliere la loro esperienza di fattibilità. Visti i continui cambiamenti delle direttive che si susseguono di giorno in giorno, consigliamo a tutti di seguire le date delle videoconferenze e gli aggiornamenti sui canali web e social della nostra Associazione.