Site icon CNA Macerata

Decreto Energia: nuovi crediti d’imposta per energia elettrica e gas delle imprese

DL energia e investimenti

DL energia e investimenti

Il Consiglio dei Ministri del 2 maggio scorso ha deliberato il nuovo “DL Energia e Investimenti” nel quale sono previsti maggiori crediti d’imposta in favore delle imprese per l’acquisto di gas ed elettricità. Il provvedimento potenzia le misure già introdotte dal “Decreto Bollette” e dal primo “DL Energia”.

Questo, schematicamente, il contenuto dei provvedimenti che interessano le imprese.

 

Rafforzamento dei crediti d’imposta in favore delle imprese per energia elettrica e gas:

 

Credito d’imposta per gli autotrasportatori:

per far fronte all’eccezionale incremento del costo del carburante, è riconosciuto un credito d’imposta nella misura del 28% delle spese sostenute nel primo trimestre 2022 per l’acquisto del gasolio da parte degli autotrasportatori utilizzato in veicoli di peso superiore a 7,5 tonnellate, di categoria euro 5 o superiore.

 

Produzione di energia e semplificazioni:

si individuano ulteriori aree idonee ai fini dell’installazione degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili e vengono ulteriormente semplificati i procedimenti relativi alla realizzazione degli impianti. Vengono introdotte misure per potenziare la produzione di energia rinnovabile per il settore agricolo e per semplificare i procedimenti di autorizzazione per ammodernare le linee elettriche esistenti. Sono previste misure per incrementare temporaneamente la produzione da fonti fossili.

 

Garanzie in favore delle imprese:

 

Rafforzamento dei crediti d’imposta:

 

Misure per fronteggiare l’aumento dei prezzi materiali da costruzione:

per consentire la prosecuzione della realizzazione delle opere pubbliche avviate e stimolare la partecipazione alle nuove gare, si introducono misure per fronteggiare il caro-materiali e l’aumento dei prezzi dei carburanti e dell’energia. Sono stanziati complessivamente 3 miliardi di euro per il 2022, 2,55 miliardi per il 2023 e 1,5 miliardi dal 2024 al 2016.

 

Patti territoriali dell’alta formazione per le imprese:

al fine di promuovere l’interdisciplinarità dei corsi di studio e la formazione di profili professionali innovativi e altamente specializzati che possano soddisfare i fabbisogni espressi dal mondo del lavoro e dalle filiere produttive nazionali, le università possono promuovere “Patti territoriali per l’alta formazione per le imprese” con soggetti pubblici e privati e ricevere un contributo statale a titolo di co-finanziamento, in particolare al fine di colmare i divari territoriali. I Patti devono recare la puntuale indicazione di progetti volti, tra l’altro, a potenziare l’offerta formativa nelle materie STEM – Science, Technology, Engineering and Mathematics, integrate con altre discipline umanistiche e sociali.

Scarica qui il testo integrale del Decreto ENERGIA.

Exit mobile version