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Da domani la provincia di Macerata in zona rossa. Alcuni esercizi possono restare aperti

mappa zone rosse marche

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Firmata l’ordinanza del presidente della Regione Marche Acquaroli con i nuovi provvedimenti restrittivi per il territorio regionale adottati alla luce dell’analisi dell’andamento epidemiologico effettuata con il servizio Sanità. L’ordinanza tiene in considerazione le nuove disposizioni dell’ultimo DPCM e quindi alla mezzanotte di oggi, venerdì 5 marzo, le province di Ancona e Macerata saranno in zona rossa. La zona rossa, secondo l’ultimo Dpcm prevede, tra le altre misure, la didattica a distanza per tutte le scuole di ogni ordine e grado, comprese le Università, la chiusura di alcuni esercizi commerciali e servizi alla persona. Le altre province di Pesaro e Urbino, Fermo e Ascoli Piceno restano in zona arancione, con la chiusura e Dad al 100% delle scuole secondarie di primo grado e di secondo grado (medie e superiori) e delle Università. QUI il testo integrale dell’Ordinanza regionale.

Secondo il Dpcm del 2 marzo (Art. 45): 1. Sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità individuate nell’allegato 23 (Scarica QUI l’elenco degli esercizi del commercio al dettaglio che possono restare aperti), sia negli esercizi di vicinato sia nelle medie e grandi strutture di vendita, anche ricompresi nei centri commerciali, purché sia consentito l’accesso alle sole predette attività e ferme restando le chiusure nei giorni festivi e prefestivi di cui all’art. 26, comma 2. 2. Sono chiusi, indipendentemente dalla tipologia di attività svolta, i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici. 3. Restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie e le parafarmacie.

Sempre secondo il Dpcm del 2 marzo (Art. 46): 1. Sono sospese le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), ad esclusione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale a condizione che vengano rispettati i protocolli o le linee guida diretti a prevenire o contenere il contagio. Resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano ivi alloggiati. 2. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché fino alle ore 22,00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Per i soggetti che svolgono come attività prevalente una di quelle identificate dal codice ATECO 56.3 l’asporto è consentito esclusivamente fino alle ore 18,00. 3. Restano comunque aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande siti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le autostrade, gli itinerari europei E45 e E55, negli ospedali, negli aeroporti, nei porti e negli interporti, con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro.

Per quanto riguarda le Attività inerenti servizi alla persona (Art. 47): Sono sospese le attività inerenti servizi alla persona, diverse da quelle individuate nell’allegato 24 (Scarica QUI l’elenco dei servizi alla persona che possono restare aperti).

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