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Assegno Unico Universale, fai domanda con noi

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L’assegno unico e universale è un sostegno economico per le famiglie con figli a carico che viene attribuito a partire dal settimo mese di gravidanza e fino al 21º anno di età; prevede un importo minimo di 50 euro fino a 175 in base al reddito.

L’importo varia in base all’ISEE della famiglia e all’età dei figli a carico. È definito “unico” perché unifica e sostituisce una serie di misure a sostegno delle famiglie, e “universale” in quanto viene attribuito a tutte le famiglie con figli a carico residenti e domiciliate in Italia.

Qui elenco Documenti necessari per Isee 2023

Qui il Modello patrimonio netto 2023 per le partite iva

Con Circolare n. 132 del 15/12/2022 l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale ha deciso che tutte le domande di Assegno Unico Universale accolte nel 2022 e in corso di validità verranno rinnovate automaticamente dall’INPS; è necessario solo presentare l’ISEE.

Inoltre, dovranno essere presentate dal Patronato le variazioni in caso di :

ISEE non obbligatoria
Chi non presenta l’ISEE avrà diritto a prescindere all’importo minimo e potrà comunque presentarlo in un secondo momento.

A chi spetta

L’assegno unico spetta a tutti i nuclei familiari indipendentemente dalla condizione lavorativa dei genitori (non occupati, disoccupati, percettori di reddito di cittadinanza, lavoratori dipendenti, lavoratori autonomi e pensionati) e senza limiti di reddito.

In particolare, spetta alle famiglie:

A quanto ammonta

L’importo è variabile e viene determinato in base all’ISEE del nucleo familiare richiedente e all’età dei figli a carico. Sono previste maggiorazioni per casi specifici.

Per ciascun figlio minorenne, spettano:

Per ciascun figlio maggiorenne fino al compimento del 21esimo anno di età, spetta un assegno:

Maggiorazioni

Sono previste maggiorazioni per:

A partire dal terzo figlio:

Dall’anno 2022, è riconosciuta una maggiorazione forfettaria per i nuclei familiari con quattro o più figli, pari a 100 euro mensili.

Maggiorazioni per figli disabili

Per ciascun figlio minorenne con disabilità è prevista una maggiorazione, in base alla disabilità e all’ISEE:

Per ciascun figlio maggiorenne con disabilità è prevista una maggiorazione:

L’assegno rivolto ai figli disabili a carico viene corrisposto, senza maggiorazione, anche dopo il compimento del ventunesimo anno di età.

Ulteriori maggiorazioni

Per le madri di età inferiore a 21 anni è prevista una maggiorazione dell’importo dell’assegno pari a 20 euro mensili per figlio.

Genitori che lavorano (ex detrazioni fiscali)

Maggiorazione pari a 30 euro al mese per ciascun figlio se entrambi i genitori lavorano. Tale importo spetta in misura piena per un ISEE pari o inferiore a 15.000 euro, si riduce gradualmente fino ad azzerarsi oltre i 40mila euro.

Maggiorazione per i primi tre anni

Per consentire la graduale transizione alle nuove misure a sostegno dei figli a carico e di garantire il rispetto del principio di progressività, per i primi tre anni di applicazione dell’assegno unico, sarà istituita una maggiorazione di natura transitoria, su base mensile, dell’importo.

La maggiorazione sarà riconosciuta ai soggetti aventi diritto all’assegno e in presenza della contestuale presenza di due condizioni:

La maggiorazione mensile è pari alla somma dell’ammontare mensile della componente familiare e dell’ammontare mensile della componente fiscale, al netto dell’ammontare mensile dell’assegno.

La maggiorazione mensile dell’assegno spetta:

  1. per l’intero, nell’anno 2022, a decorrere dal 1° marzo 2022 fino al 28 febbraio 2023;
  2. per un importo pari a 2/3, nell’anno 2023 (marzo febbraio 2024);
  3. per un importo pari a 1/3 nell’anno 2024 e per i mesi di gennaio e febbraio nell’anno 2025.

Bonus sostituiti dall’assegno unico

Con l’arrivo dell’assegno unico 2022 ai figli vengono abrogate una serie di altre misure di sostegno alla natalità.

Dal 1° gennaio 2022 vengono abrogati:

Dal 1° marzo vengono abrogati:

La prestazione non assorbe né limita gli importi del bonus asilo nido.

Come e quando si presenta la domanda

La domanda per il riconoscimento dell’assegno si può presentare a decorrere dal 1° gennaio, deve essere rinnovata ogni anno ed è riferita al periodo compreso tra marzo e il successivo febbraio.

La presentazione della domanda avviene in modalità telematica all’INPS facendo riferimento al nostro Patronato EPASA-ITACO. Il beneficio spetta a decorrere dal mese di presentazione della domanda stessa.

Il sussidio viene accreditato al genitore che presenta la domanda oppure, su richiesta (anche successiva), viene ripartito tra i genitori in pari misura. In caso di affidamento esclusivo, in mancanza di accordo, l’assegna spetta al genitore affidatario. Nel caso di tutori, le istruzioni dell’INPS dovrebbero essere pubblicate entro un mese.

Il decreto prevede già che le domande presentate fino a giugno 2022 daranno diritto anche agli arretrati. In tal caso l’assegno è “riconosciuto a decorrere dal mese di marzo del medesimo anno”.

Le domande andranno rinnovate ogni anno, sulla base dell’ISEE aggiornato, o chiedendo l’importo minimo senza presentazione dell’ISEE.

La domanda di assegno unico e universale per i figli deve essere presentata dal genitore una volta sola per ogni anno di gestione e deve indicare tutti i figli per i quali si richiede il beneficio, con la possibilità di aggiungere ulteriori figli per le nuove nascite che dovessero verificarsi in corso d’anno e ferma restando la necessità di aggiornare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per gli eventi sopravvenuti.

Chiedi il nostro aiuto

Se vuoi altre informazioni contatta i consulenti del nostro Patronato EPASA-ITACO. La dichiarazione ISEE verrà elaborata solo su appuntamento, chiamando il numero 0733.1831901.

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