abilitazioni per restauratori

È stato pubblicato il decreto interministeriale con il quale vengono disciplinate le modalità di svolgimento della prova di idoneità, con valore di esame di Stato abilitante, finalizzata al conseguimento della qualifica di restauratore di beni culturali.
Il decreto reca la firma del Ministro per i Beni culturali, Alberto Bonisoli, e del Ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti.
In applicazione di quanto previsto dal Codice dei beni culturali e del paesaggio possono acquisire la qualifica di restauratore, previo superamento di prove di idoneità:
1) coloro i quali abbiano acquisito la qualifica di collaboratore restauratore di beni culturali ai sensi del comma 1-sexies dell’articolo 182 e abbiano superato una prova preselettiva, con le modalità previste dal decreto di cui all’articolo 3 comma 1;
2) coloro i quali, entro il termine e nel rispetto della condizione previsti dal comma l-ter dell’articolo 182 del Codice, abbiano conseguito le lauree della classe:
– 41 (Tecnologie per la conservazione e il restauro dei beni culturali),
– L-43 (Tecnologie per la conservazione e il restauro dei beni culturali),
– le lauree specialistiche della classe 12/S (Conservazione e restauro del patrimonio storico-artistico),
– le lauree magistrali della classe LM- 11 (Conservazione e restauro dei beni culturali), ovvero i diplomi accademici di primo e di secondo livello sperimentali in restauro rilasciati dalle Accademie di belle arti, attraverso un percorso di studi della durata complessiva di almeno cinque anni,
– i diplomi in restauro delle accademie di durata quadriennale equiparati ai diplomi accademici di secondo livello dalla legge finanziaria del 2013.
Il decreto interministeriale stabilisce due distinte prove di idoneità a seconda dei soggetti che fanno domanda. Tali prove sono indette con decreto del Mibac, di concerto con il Miur, da pubblicare nella serie “Concorsi ed esami” della Gazzetta Ufficiale.
La domanda di partecipazione deve essere presentata entro sessanta giorni dalla pubblicazione del decreto.
Le prove consistono in una verifica delle competenze teoriche, pratiche e progettuali in materia di lavori di restauro, a seconda dei settori di competenza scelti.
In particolare, si prevedono due prove, una tecnica e una tecnico-pratica. La prima tipologia di soggetti a cui si rivolge il decreto interministeriale dovranno svolgerle entrambe mentre per la seconda tipologia di soggetti è prevista solo la prova tecnico-pratica.
La prova teorica consiste in un test articolato in sessanta quesiti a risposta multipla sulla legislazione dei beni culturali e sulle materie definite dall’allegato B al decreto.
Per maggiori informazioni rivolgersi agli uffici di CNA Macerata 0733.27951 o scrivere una mail all’indirizzo della referente: fcarosi@mc.cna.it.