chi può stare aperto

Con il nuovo DPCM dell’ 11 marzo vengono inasprite le misure di contenimento del contagio da Covid-19.

In questo elenco le attività commerciali e artigiane che possono rimanere aperte o devono chiudere.

Qui puoi trovare il testo integrale del DPCM.

Quali attività devono rimanere chiuse

  • Tutte le attività commerciali al dettaglio non presenti nell’elenco successivo
  • I mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari
  • Attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie)
  • Attività inerenti i servizi alla persona (fra cui parrucchieri, barbieri, estetisti)

Quali attività possono rimanere aperte

  • Ipermercati
  • Supermercati
  • Discount di alimentari
  • Minimercati ed altri esercizi non specializzati di alimentari vari
  • Commercio al dettaglio di prodotti surgelati
  • Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici
  • Commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacco in esercizi specializzati (codici ateco: 47.2)
  • Commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati
  • Commercio al dettaglio apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni (ICT) in esercizi specializzati (codice ateco: 47.4)
  • Commercio al dettaglio di ferramenta, vernici, vetro piano e materiale elettrico e termoidraulico
  • Commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari
  • Commercio al dettaglio di articoli per l’illuminazione
  • Commercio al dettaglio di giornali, riviste e periodici
  • Farmacie
  • Commercio al dettaglio in altri esercizi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione medica
  • Commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati
  • Commercio al dettaglio di articoli di profumeria, prodotti per toletta e per l’igiene personale
  • Commercio al dettaglio di piccoli animali domestici
  • Commercio al dettaglio di materiale per ottica e fotografia
  • Commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico e per riscaldamento
  • Commercio al dettaglio di saponi, detersivi, prodotti per la lucidatura e affini
  • Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet
  • Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato per televisione
  • Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto per corrispondenza, radio, telefono
  • Commercio effettuato per mezzo di distributori automatici
  • Mense e del catering continuativo su base contrattuale
  • Ristorazione con consegna a domicilio
  • Esercizi di somministrazione di alimenti e bevande posti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situati lungo la rete stradale, autostradale e all’interno delle stazioni ferroviarie, aeroportuali
  • Servizi bancari, finanziari, assicurativi
  • Attività del settore agricolo, zootecnico di trasformazione agro-alimentare comprese le filiere che ne forniscono beni e servizi
  • Lavanderia e pulitura di articoli tessili e pelliccia
  • Attività delle lavanderie industriali
  • Altre lavanderie, tintorie
  • Servizi di pompe funebri e attività connesse
  • Tutte le altre attività artigianali non espressamente richiamate all’Art.1 del DPCM (gia elencate al primo punto di questa comunicazione)

Attività produttive e professionali

Il DPCM prevede la continuazione per le attività produttive e professionali ma raccomanda che sia attuato il massimo utilizzo delle imprese di modalità di lavoro agile, siano incentivate le ferie e congedi retributivi, siano sospese le attività dei reparti aziendali non indispensabili, siano incentivate le operazioni di sanificazione dei luoghi di lavoro.

Per le sole attività produttive raccomanda inoltre che siano limitati al massimo gli spostamenti all’interno dei siti e contingentato agli spazi comuni.

 

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