un momento dell'incontro nella sala consiliare della provincia di Fermo

Incontro partecipato quello che si è svolto stamane presso la sede della Provincia di Fermo. Amministratori locali, imprenditori e rappresentanti delle associazioni di categoria, intenti a prendere appunti sulla tempistica di arrivo dei fondi dal Ministero dello Sviluppo Economico da destinare a quella che è stata riconosciuta come “Area di crisi industriale complessa del Distretto pelli-calzature fermano-maceratese”.
Ad illustrare la road-map l’Assessore al bilancio regionale Fabrizio Cesetti (la Regione cofinanzierà in quota parte gli interventi) e gli esperti di Invitalia Cristiana Cerchiello e Pasquale Pignanosa. Ben 32 i Comuni coinvolti ai quali vanno aggiunti i calzaturieri di Civitanova Marche e il mini-distretto pellettiero di Tolentino e Corridonia. Dopo la richiesta del riconoscimento di area di crisi al MiSE, avanzata dalla Regione a maggio dell’anno scorso, è tempo di raccogliere le manifestazioni di interesse da parte degli attori locali. A questa call, con scadenza 30 settembre, seguirà e ne sarà conseguenza, il Piano di Riconversione e Riqualificazione Industriale (PRRI) con la firma dell’Accordo di programma da parte degli enti centrali e locali. Il tutto avverrà, hanno assicurato i relatori presenti, entro il primo trimestre del 2020 quando finalmente Invitalia potrà pubblicare i bandi di finanziamento.
Qualche anticipazione siamo in grado di darla anche su come saranno le principali caratteristiche di questi corposi bandi: per permettere di partecipare anche alle nostre micro e piccole imprese, i bandi avranno soglie minime di partecipazione molto più basse rispetto al passato, quando l’ammontare del progetto doveva essere di almeno  1.500.000 euro; sarà inoltre possibile partecipare sia come impresa singola che con Reti di imprese; infine, i beneficiari avranno 36 mesi per svolgere il progetto e rendicontare le spese effettuate.
Invitalia ha messo subito in chiaro che saranno premiati i progetti di investimento in essere, già pronti e cantierabili; tra questi, avranno maggior punteggio quelli che prevedono considerevoli aumenti dell’occupazione. Poi, saranno ben accetti tutti quei progetti che prevedono innovazione, internazionalizzazione, sostenibilità ambientale e digitalizzazione. Tutti, o quasi, i settori di intervento ammissibili per riconvertire le aziende ed i lavoratori provenienti dal calzaturiero: dal turismo alle infrastrutture, dall’agroalimentare al manifatturiero digitale. Previsto, infine, un mix di finanziamenti agevolati e di contributi a fondo perduto.
Sull’ammontare delle risorse disponibili i relatori presenti non si sono espressi, limitandosi ad un generico “saranno sufficienti a finanziare tutti i progetti meritevoli”, mentre dal bilancio regionale di previsione per il 2020 risultano già assegnati alla misura 2.500.000 euro.
La parte finale dell’incontro è stata quindi dedicata ad illustrare la compilazione della scheda di manifestazione di interesse. Alcune maschere per l’inserimento dei dati anagrafici e dell’idea progetto permetteranno già da oggi l’invio delle schede: molto intuitivo il software dell’interfaccia digitale, che non lascia molti dubbi e difficoltà per la compilazione. È tutto nella pagina internet dedicata a questa specifica area di crisi all’indirizzo www.invitalia.it; se ancora dovessero esserci incertezze, questa la mail per presentare gli eventuali quesiti rilanciofermomacerata@invitalia.it.
Grande interesse e tante domande da parte del pubblico presente. Su tutti, un dubbio ha raggelato la calda sala consiliare fermana: riusciremo in pochi mesi ad avere così tanti progetti “meritevoli, pronti e cantierabili” tali da risolvere il complesso problema dell’area di crisi? CNA Macerata è pronta a fare la sua parte con i servizi di consulenza e di affiancamento alle imprese che vorranno iniziare l’iter di presentazione delle domande di contributo.

gli esperti di Invitalia
Sulla sinistra gli esperti di Invitalia