Alessandro Migliore federmoda cna

Ad un comparto in seria difficoltà, con aziende che chiudono i battenti, in un’area di crisi certificata, si aggiungono le annunciate gravi conseguenze economiche del coronavirus: i calzaturieri partono per la fiera milanese lasciandosi alle spalle un distretto sofferente. In attesa dei salvifici bandi grazie ai quali sarà possibile accedere alle risorse già stanziate per il distretto, la speranza di chi riconferma la presenza tra i padiglioni è che la trasferta al MICAM possa premiare il lavoro fatto, le intuizioni, le scelte e i rapporti imbastiti durante tutto l’anno.

L’unica certezza, sottolinea CNA, è che qualsiasi investimento futuro in questo settore dovrà esser fatto in un’ottica di sostenibilità ecologica. Nuovi materiali, processi di lavorazione innovativi, riconoscibilità e tracciabilità, solo così si potrà rispondere alle esigenze dei consumatori sempre più sensibili ed attenti a queste caratteristiche dei prodotti.

In vista dell’incontro in fiera con la sottosegretaria marchigiana Alessia Morani, in programma domani (18 febbraio), il responsabile CNA Federmoda per Macerata e Fermo Alessandro Migliore ricorda le priorità: “In uno scenario mondiale segnato dall’instabilità, chiedere di intervenire sul costo del lavoro continua ad essere un’azione improrogabile, che va oltre l’urgenza legata al coronavirus. E’ un fronte sul quale CNA è presente e impegnata da tempo ma le misure messe in campo finora non sono sufficienti, se è vero che le imprese sono impegnate a salvarsi e non possono lavorare su prospettive di innovazione. L’area di crisi è un riconoscimento importante ma, ad oggi, con risorse ministeriali troppo esigue. Il rischio è di vanificare lo sforzo di partecipazione sin qui fatto in sede di predisposizione dei bandi”.

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