il presidente CNA Macerata Ligliani

L’inesorabile curva che rileva graficamente i contagiati sembra si stia, seppur di poco, abbassando e l’ulteriore stop alle attività produttive “non essenziali” speriamo possa segnare un’inversione di tendenza consistente e definitiva. La scorsa settimana il Governo è riuscito a tamponare l’emergenza economica con una vera e propria Legge di bilancio, una nuova manovra economica però tutta in deficit. << Come CNA – ribadisce il Presidente CNA Macerata Giorgio Ligliani – abbiamo accolto favorevolmente il rinvio del pagamento dei tributi, l’allargamento della cassa integrazione in deroga, i seppur pochi contributi per autonomi e partite iva; ma dopo questo intervento in “difesa” è opportuno pensare al prossimo provvedimento, al c.d. “decreto aprile”, che dovrà essere per forza incentrato sulla crescita, sull’innovazione e sullo sviluppo >>.

Ligliani elenca quindi cosa dovrà contenere il prossimo Decreto: << Tornano quanto mai attuali le battaglie storiche di CNA per una profonda sburocratizzazione dell’apparato autorizzativo pubblico, per la semplificazione delle procedure di appalto, per incentivare l’innovazione tecnologica e per l’apertura del credito alle piccole e medie imprese italiane in modo da permettergli di strutturasi e di rispondere adeguatamente alle esigenze imposte dalla competizione globale >>.

Senza incassare le tasse, accollandosi il costo degli stipendi dei privati e non sospendendo quello del pubblico impiego, l’integrità economica dello Stato non può permettersi ulteriori battute d’arresto. L’enorme buco, non solo in Italia, che si sta creando a causa di una crisi economica e sociale che appare drammatica e senza precedenti, impone di pensare subito a come vogliamo essere quando questa crisi sarà superata e creare fin da ora le premesse per un rilancio dell’economia.

Il Presidente CNA prevede che molto presto ci sarà bisogno di una manovra di stimolo e sostegno all’economia di proporzioni mai sperimentate in precedenza: << all’interno della nostra Associazione ci domandiamo, responsabilmente, dove reperire queste ulteriori risorse. La strada che sembra mostrarsi per trovare risorse è quella di dirottare sull’emergenza le quote non impegnate della programmazione 2014/2020 dei fondi strutturali europei (secondo Opencoesione il 42% dei fondi risulta ancora “non impegnato”). Per l’Italia si potrebbe in tal modo arrivare a disporre di circa 10,5 miliardi (5 miliardi di euro dal FESR più 5,5 miliardi dall’FSE): solo un buon punto di partenza, quindi, ma ancora di per sé insufficiente >>.

E quindi: << Le altre opzioni più sostanziose attualmente sul tavolo dei ministri sono: covid-bond, nuovi prestiti dal contestato “Fondo salva Stati MES” e dalla Banca Europea, costituire un fondo europeo per la disoccupazione e la gestione della cassa integrazione. Mentre ulteriori prestiti, che evidentemente si dovranno prima o poi restituire, concorreranno ad indebitare ulteriormente il nostro Paese, l’emissione di euro-bond o covid-bond garantiti da Paesi senza debito, come ad esempio la Germania, sembrano l’unica via percorribile e sostenibile per l’Italia. Così come “l’europeizzazione” del problema disoccupati e cassa integrazione rappresenterebbe un primo passo storico verso la condivisione Comunitaria delle criticità nazionali. Per evitare che la garanzia sul nostro debito si riduca ad un mero potere sull’Italia futura di chi oggi è più forte economicamente, è bene che sia tutta l’Unione Europea a farsi garante. Per uscire da questa terribile crisi ci sarà bisogno quindi della presa in carico da parte dell’Europa dei problemi dei singoli Stati, ora o mai più >>.

Il Predente dell’Associazione maceratese ribadisce in conclusione come << la CNA è per un forte rilancio dell’Europa. Mai come in questo momento è necessario che l’Europa, di fronte ad un dramma comune a tutti gli Stati membri, sappia costruire risposte di grande respiro sul piano delle risorse, della ricerca e delle regole per proteggere e rilanciare il nostro continente. È un banco di prova che può rafforzare la fiducia e il ruolo dell’Unione Europea o decretare la fine del sogno dei padri fondatori se dovessero prevalere gli egoismi e le chiusure >>.