Maurizio Tritarelli presidente CNA servizi impresa

CNA lo aveva chiesto esplicitamente appena arrivò il dato che ad usufruire dei contributi previsti dal DL Sostegni era appena il 19% delle imprese. La soglia del 30% di fatturato in meno, infatti, che non tiene conto in alcun modo delle spese e dei costi sostenuti, tagliava fuori 4 piccole e medie imprese su 5. L’analisi delle contabilità di 12mila imprese con fatturato fino a 5 milioni di euro evidenzia che l’80,8% delle imprese della manifattura e dei servizi ha registrato una perdita media del fatturato del 27,2% rispetto al 2019 e quindi non rientra tra i beneficiari del primo DL Sostegni.

Ieri, in conferenza stampa, il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha illustrato le misure del nuovo decreto che, per la prima volta, accanto al criterio del fatturato terrà conto anche degli utili.

Il Presidente di CNA Servizi Imprese Maurizio Tritarelli plaude all’introduzione del nuovo criterio: “è molto più giusto e, anche se immaginiamo comporterà tempi di erogazione più lunghi, non si poteva far finta che gli incassi fossero tutti netti”.

Bene, secondo Tritarelli, anche la seconda novità introdotta: “l’allargamento dell’arco temporale per il confronto con la situazione pre-pandemia permetterà che possano beneficiare dei contributi 370mila nuove partite Iva. Entrambe le questioni sono state sollevate da CNA che attraverso i propri rappresentanti nazionali sono riusciti, dati alla mano, a convincere il Governo. Questo significa fare rappresentanza”.

Nel Sostegni bis i ristori a fondo perduto ammontano complessivamente a 15,4 miliardi di euro, di cui 8 miliardi per i ristori automatici come previsti nel primo decreto sostegni e 3 miliardi e mezzo di euro per quelli nuovi che emergono dal confronto del fatturato tra il periodo dal 1° aprile 2020 al 31 marzo 2021 e il periodo dal 1° aprile 2019 al 31 marzo 2020. Ulteriori 4 miliardi circa, infine, sono destinati

per i cosiddetti ristori a conguaglio calcolati sul risultato d’esercizio.

“Si tratta, nel suo complesso, di un buon pacchetto di aiuti – commenta Tritarelli – dei 40 miliardi previsti, quasi la metà andrà ad imprese e professioni e ulteriori 9 sempre alle imprese per la liquidità e l’accesso al credito. I nostri Uffici sono pronti per aiutare gli imprenditori a presentare le domande”.

“Certo che questa buona notizia – chiude il Presidente CNA Servizi Impresa – unita ad una situazione pandemica in progressivo miglioramento e alle conseguenti riaperture, fa ben sperare in una prossima consistente ripresa della nostra economia e delle nostre piccole imprese, spina dorsale del sistema produttivo nazionale”.

Questi, in sintesi, i temi che compongono il nuovo Decreto “Imprese, Lavoro, Giovani e Salute”, già conosciuto come Decreto “Sostegni Bis”.

Qui il testo definitivo del DL Sostegni bis

Il fondo perduto per le imprese
Sono previsti ristori economici a sostegno di aziende e partite IVA in base alla perdita di fatturato tra il 2020 e il 2019 (come per il Dl Sostegni). Il contributo non potrà superare i 150mila euro. In alternativa, si potrà scegliere di ottenere un contributo calcolato sul confronto del fatturato tra il 1° aprile 2020 e il 31 marzo 2021 e quello dal 1° aprile 2019 al 31 marzo 2020. Può beneficiare di questa modalità solo chi ha avuto un calo medio mensile di fatturato che sia al massimo del 30% tra i due periodi. Infine il decreto introduce anche un fondo basato sulla differenza tra ricavi e costi, cosiddetto “a conguaglio”.

Il fondo per le attività chiuse
È stato istituito il “Fondo per il sostegno alle attività economiche chiuse”, destinato alle imprese chiuse per effetto dei decreti anti-Covid per almeno quattro mesi a partire dal 1° gennaio 2021.

Agevolazioni Tari, bollette e cartelle esattoriali
Con l’obiettivo di abbassare l’impatto finanziario sulle imprese interessate dalle chiusure obbligatorie o comunque limitate nelle loro attività, il decreto istituisce un fondo di 600 milioni di euro per la riduzione della Tari, la tassa comunale sui rifiuti, e 150 milioni di euro per prorogare fino al 31 luglio la riduzione dei costi delle bollette elettriche per le attività colpite dalla crisi. È stata inoltre prevista anche la proroga fino al 30 giugno del termine di sospensione delle cartelle fiscali e dei pignoramenti, che era fissata al 31 maggio.

Credito di imposta per la sanificazione
Viene previsto anche un credito d’imposta per aziende e professionisti, pari al 30 per cento delle spese sostenute nei mesi di giugno, luglio ed agosto 2021 per la sanificazione degli ambienti e degli strumenti utilizzati e per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale e di altri dispositivi atti a garantire la salute dei lavoratori.

CIGS, Norma “Anti-Licenziamento” e contratto di “Rioccupazione”
Le aziende che hanno subito un calo del fatturato del 50% rispetto al primo semestre del 2019, possono presentare domanda di cassa integrazione straordinaria per massimo 26 settimane. La riduzione media oraria non può essere superiore all’80%. Per le aziende che chiedono la cassa Covid entro fine giugno, il blocco dei licenziamenti è prorogato al 28 agosto. E dal primo luglio le aziende che utilizzano la cassa ordinaria non dovranno pagare le addizionali a condizioni che non licenzino.

Contratto di rioccupazione

Sempre sul fronte del Lavoro, il decreto prevede in via straordinaria fino al 31 ottobre 2021 l’istituzione di un contratto di rioccupazione, un contratto a tempo indeterminato incentivato con l’esonero contributivo totale per sei mesi, fino a 6mila euro su base annua, per reinserire i disoccupati nel mercato del lavoro.

Turismo e città d’arte
Oltre 3 miliardi sono destinati al settore del turismo, ai lavoratori della montagna e dei comprensori sciistici, ai tour operator, le agenzie di viaggio, le guide turistiche e le imprese del settore, e un fondo da 50 milioni di euro istituito presso il ministero dei Beni culturali per il rilancio del turismo nei siti riconosciuti dall’Unesco come patrimonio mondiale dell’umanità. Viene inoltre riproposto un nuovo indennizzo di 1.600 euro per i lavoratori stagionali del settore del turismo e degli stabilimenti termali. Inoltre ampliato il bonus vacanze, che si potrà usare anche nelle agenzie di viaggio e presso i tour operator oltre agli hotel, agli agriturismi e ai B&B.

Wedding
Aumenta di 120 milioni il fondo da 200 milioni istituito dal decreto Sostegni per dare supporto alle attività particolarmente colpite dal Covid come quelle di ristorazione nei centri storici e di organizzazione di matrimoni.