Nell’ambito dell’attuazione del Programma unitario degli interventi per le aree dei terremoti del 2009 e del 2016 a valere sul Piano nazionale complementare (PNC) al PNRR, la macro-misura B “Rilancio economico e sociale” del valore di 700 milioni di euro è quasi totalmente dedicata alle imprese.

In particolare, alcune sub-misure e linee di intervento sono rivolte alle micro, piccole e medie imprese e delineano un vero e proprio “Pacchetto MPMI” che, se ben orientato, può non solo affiancare l’azione di rigenerazione urbana, nella quale sono impegnati i Comuni del cratere sismico, ma soprattutto contribuire a rigenerare il tessuto produttivo ed occupazionale.

Daniele Salvi
Daniele Salvi

Nello specifico, la sub-misura B1.3 “Interventi diffusivi di sostegno alle attività produttive” dell’importo di 200 milioni di euro, cerca di rispondere con tre diversi bandi alle esigenze delle micro, piccole e medie imprese, sia sul versante dell’avvio che dello sviluppo.

Daniele Salvi, Coordinatore del Team sisma di CNA Marche, ha elaborato le schede dei bandi di prossima uscita.

 

 

SCHEDA BANDO A) Interventi per la nascita, lo sviluppo e il consolidamento di iniziative micro-imprenditoriali e per l’attrazione e il rientro di imprenditori

Con un plafond di 100 milioni di euro, questo bando si rivolge ad imprese in forma individuale e libero professionale, ovvero in forma societaria e cooperativa, costituite da non più di 12 mesi per l’avvio e da più di 12 per lo sviluppo, con sede operativa in area cratere. I settori sono quelli della produzione manifatturiera, trasformazione di prodotti agricoli, fornitura di servizi, turismo, commercio on line o di vicinato.

Per l’avvio d’impresa parliamo di spese per investimento da 40.000 a 250.000 euro; per lo sviluppo da 40.000 a 400.000 euro. Da realizzarsi entro 18 mesi, prorogabili di ulteriori 6. Le spese agevolabili riguardano: opere murarie e assimilate (max 50%), macchinari, impianti, attrezzature e strumenti, programmi informatici e servizi per le nuove tecnologie, brevetti, licenze e immobilizzazioni immateriali (max 40%), consulenze specialistiche e spese di costituzione (max 20%), altre spese immateriali (5%).

Le agevolazioni riguardano il contributo in conto capitale fino all’80/90% per l’avvio e al 50/60% per lo sviluppo. La procedura è a graduatoria. Sono premiati i progetti imprenditoriali con sede nei Comuni maggiormente colpiti e/o nei centri storici. Il soggetto gestore è Invitalia.

SCHEDA BANDO B) Innovazione PMI

Con una dotazione di 60 milioni, la Misura prevede due strumenti: i “voucher per l’innovazione diffusa” e il “sostegno ai progetti di innovazione”. Il primo finanzia l’acquisizione di servizi di consulenza specialistica per l’individuazione di percorsi di innovazione di prodotto, processo o organizzazione (10 milioni); il secondo il rafforzamento e rilancio della competitività mediante concessione di un contributo per la realizzazione di progetti di innovazione (50 milioni). I beneficiari devono avere sede operativa nei Comuni del cratere.

Nel caso dei voucher, i servizi acquistati devono essere forniti da manager o società di consulenza indipendenti e qualificate e avere una durata non inferiore a 2 e non superiore a 6 mesi. Le agevolazioni sono sotto forma di sovvenzioni pari all’80% delle spese e nel limite di 30.000 euro per le microimprese, 40.000 per le piccole e 50.000 per le medie. Sono premiate le reti d’impresa. La procedura è a graduatoria. Il soggetto gestore Invitalia.

Nel caso di progetti d’innovazione la spesa ammissibile va da 250.000 euro a 2,5 milioni. La durata degli interventi è di 18 mesi. I progetti devono prevedere un piano di sviluppo abbinabile al percorso innovativo definito con lo strumento del voucher. Sono previste le reti d’impresa fino a 5 componenti. Le spese ammissibili riguardano: personale, strumentazione e attrezzature, ricerca contrattuale, competenze e brevetti, servizi di consulenza e sostegno all’innovazione, spese generali supplementari e altri costi di esercizio (fino a 25% per microimprese, 20% piccole, 15% medie). Le agevolazioni sono in forma di sovvenzione pari al 50% con intensità di aiuto generose, previste per le imprese innovative. Premialità per giovani e donne. La procedura è a sportello. Il soggetto gestore Invitalia.

SCHEDA BANDO C) Interventi per l’avvio, il riavvio e il consolidamento di attività economiche e per il rientro di quelle temporaneamente delocalizzate.

Con una disponibilità di 40 milioni di euro, questo bando concerne sia programmi di investimento per la realizzazione di nuove iniziative imprenditoriali o sviluppo di attività esistenti presentati da team imprenditoriali o società costituite da non più di 60 mesi (5 anni), che programmi di investimento per il consolidamento di società costituite da oltre 60 mesi (5 anni). Il 40% delle risorse è riservato a chi aveva sede legale e operativa nel cratere prima del 31/12/2015. La procedura valutativa è a sportello. Il soggetto gestore Invitalia.

I settori agevolati sono: industria, artigianato, trasformazione prodotti agricoli, fornitura di servizi alle imprese e alle persone, commercio online o di vicinato. Sono escluse le attività turistiche, culturali, creative e sportive, alle quali è dedicato uno specifico bando.

Nel primo caso le spese ammissibili vanno da 200.000 euro a 1,5 milioni per: opere murarie e assimilate, macchinari, impianti e attrezzature, programmi informatici, servizi per le tecnologie dell’informazione e comunicazione, brevetti, licenze e marchi, consulenze specialistiche, oneri stipula contratto di finanziamento e costituzione società. La durata dell’investimento è di 24 mesi, prorogabili di 6.

Nel secondo caso le spese ammissibili vanno da 400.000 euro a 2,5 milioni per le stesse voci, con esclusione degli oneri per stipula contratto di finanziamento e costituzione società. La durata dell’investimento è di 24 mesi.

In entrambi i casi, le agevolazioni riguardano il finanziamento agevolato a tasso zero della durata di 10 anni con rate semestrali e il contributo a fondo perduto fino al 50% per un importo complessivo dell’agevolazione fino all’80/90%. Nel secondo caso è possibile richiedere anche il solo fondo perduto e l’intensità di aiuto è variabile a seconda della tipologia e ubicazione dell’impresa (es. zone C della carta degli aiuti a finalità regionale). È prevista la premialità per i progetti di trasmissione di impresa ai fini del ricambio generazionale.

Gli esperti CNA sono a disposizione delle imprese interessate. Scrivi una mail a comunicazione@mc.cna.it oppure compila il modulo per essere contattato senza costi e senza impegni => Clicca qui

Qui le Ordinanze del Commissario Legnini