Il Consiglio dei Ministri ha varato la Manovra di bilancio presentando una serie di misure che impatteranno sulle imprese italiane. Ecco una sintetica panoramica delle azioni più significative previste:

  1. Incentivi per chi riporta attività produttive in Italia: beneficeranno di un dimezzamento dell’imponibile Ires o Irpef per 6 anni.
  2. Sconto Irpef per il “rientro dei cervelli”: per chi rientra in Italia a partire dal periodo d’imposta 2024, è previsto uno sconto Irpef fino al 50% del reddito imponibile con un tetto massimo di 600.000 euro.
  3. Maxideduzione per le assunzioni: le aziende che assumono a tempo indeterminato beneficeranno di una super deduzione al 120% nel 2024, che aumenta al 130% per alcune categorie specifiche (es. mamme, giovani, ex percettori di reddito di cittadinanza).
  4. Rifinanziata la Nuova Sabatini: la Nuova Sabatini tradizionale è stata rifinanziata con 50 milioni, garantendo continuità alle domande del 2023.
  5. Decontribuzione per mamme lavoratrici: le mamme lavoratrici con almeno due figli riceveranno una decontribuzione per l’intero importo dei contributi a loro carico per un anno. Per chi ha tre figli, la decontribuzione sarà permanente.
  6. Detassazione di lavoro notturno e festivo nel turismo: dal 1° gennaio al 31 dicembre 2024, il lavoro notturno e festivo nel settore turistico sarà detassato.
  7. Scende al 5% la tassazione dei premi di produttività: i premi di produttività saranno tassati al 5% fino a 3.000 euro per lavoratori con redditi fino a 80.000 euro.
  8. Modifiche per i fringe benefit: i fringe benefit (ovvero i vantaggi aggiuntivi offerti dai datori di lavoro ai dipendenti, oltre al salario base. Es. auto aziendali, assicurazioni sanitarie, pasti aziendali) sono stati confermati, con soglie esentasse ridotte a 2.000 euro per lavoratori con figli a carico.
  9. Potenziati congedi parentali: oltre al mese aggiuntivo già retribuito all’80%, è stato introdotto un ulteriore mese di congedo retribuito al 60% per mamme e papà con figli fino a sei anni.
  10. Prorogato il taglio del cuneo fiscale: ne beneficeranno oltre 14 milioni di lavoratori.
  11. Confermate le garanzie Sace: (la Sace è una società di assicurazioni italiana che offre garanzie e copertura contro i rischi legati al commercio internazionale) garanzie confermate ma rientrano nel capitolo “misure per il potenziamento degli investimenti” con un focus sull’ambiente.
  12. Allineata la certificazione del credito d’imposta R&S: la certificazione del credito d’imposta in “ricerca e sviluppo” è stata allineata con i termini della sanatoria, garantendo certezza e tempistiche più chiare.

CNA, nei giorni scorsi ha tenuto a precisare che: “Tenuta conti pubblici e crescita economica devono marciare insieme”.

“L’Italia deve ridurre il peso del debito pubblico ma più ancora ha l’esigenza di crescere, due obiettivi che devono procedere congiuntamente”. È quanto ha evidenziato la CNA durante l’incontro a Palazzo Chigi sulla manovra che verrà approvata nei prossimi giorni.

“La Confederazione degli artigiani è consapevole dei margini ridottissimi di finanza pubblica e condivide le priorità di sostenere le fasce di lavoratori e pensionati più fragili e più esposti all’inflazione e al rialzo dei tassi di interesse. Misure condivisibili sul piano sociale ma che sembrano esaurire ogni spazio per gli stimoli agli investimenti. Per questo la priorità è concentrare le risorse per lo sviluppo sul sistema delle piccole imprese”. Al riguardo CNA ha rinnovato al governo l’urgenza di accelerare la realizzazione del Pnrr

dando attuazione alla recente revisione che ha recepito la proposta della Confederazione, presentata la primavera dello scorso anno, di stanziare risorse per incentivare l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili (1,5 miliardi di euro), rifinanziando strumenti mirati alle piccole imprese e riformando la struttura delle bollette alleggerendo gli oneri che oggi gravano in via quasi esclusiva sulla micro e la piccola impresa.

Inoltre CNA ha invitato il governo a dare continuità, stabilità e certezza al meccanismo dei bonus all’edilizia così da imprimere un impulso rilevante agli investimenti privati, avviare il ritorno alla normalità del fondo di garanzia, attuare gli indirizzi della delega fiscale per l’introduzione della Mini Ires.