Assemblea nazionale CNA 2023

Si è svolta venerdì scorso a Roma l’Assemblea nazionale 2023 della Confederazione degli artigiani e delle piccole imprese. Ospiti del Presidente Dario Costantini numerosi big politici di tutti gli schieramenti che hanno potuto interagire sul palco con imprenditori e giovani studenti.

Dario Costantini
Dario Costantini – Presidente CNA

Il Presidente nazionale della Confederazione ha sottolineato la centralità di due temi, il lavoro e i giovani: “Per la prima volta nella storia della CNA abbiamo dedicato l’Assemblea a un tema, il lavoro, che per le nostre imprese rappresenta il principale elemento di competitività. Abbiamo un enorme responsabilità verso i nostri giovani – ha sottolineato – e più che parlare dei giovani dobbiamo parlare con i giovani”.

La next generation è un tema che riguarda molto le piccole imprese perché il 68% di loro trova il primo impiego proprio in una piccola impresa: “Non è un semplice dato statistico – evidenzia Costantini – ma il ruolo determinante che svolgono gli artigiani imprenditori d’Italia. Dalla crisi del 2008 a oggi abbiamo perso 220mila imprese. È ora di tornare a giocare all’attacco e le nostre imprenditrici e i nostri imprenditori sono pronti a raccogliere le sfide ambiziose di modernizzare il Paese e renderlo più competitivo”.

Il Presidente ha quindi rivendicato il doppio ruolo dell’Associazione: “Indichiamo problemi e difficoltà ma non ci fermiamo alla lamentela. Facciamo proposte utili all’economia e alla società. Abbiamo presentato al governo un progetto per i corridoi professionali, per formare cittadini stranieri nei loro Paesi. Scuole dove creare il primo contatto con le nostre imprese così da preparare collaboratori e futuri imprenditori. Oggi in Italia sono già 650mila le imprese guidate da stranieri”.

“Siamo molto preoccupati per i costi energetici e l’anno scorso – ha ricordato Costantini – abbiamo presentato il progetto per favorire l’autoproduzione, finalizzato a ridurre il costo delle bollette e accelerare sulla transizione energetica. Diamo atto al governo di aver accolto la nostra proposta nell’ambito delle modifiche al Pnrr stanziando 1,5 miliardi per incentivare i piccoli impianti fotovoltaici sfruttando i tetti dei capannoni, una misura che consentirà ad almeno 100mila imprese di fare l’investimento”.

Costantini ha confermato poi l’apprezzamento per il ddl sul Made in Italy ma è “altrettanto necessario mettere mano alla legge quadro sull’artigianato che ha quasi 40 anni e deve essere modernizzata e adattata alle profonde trasformazioni”.

Il presidente nazionale CNA si è infine soffermato sulle calamità naturali che stanno diventando un fenomeno sempre più frequente ricordando l’alluvione in Emilia Romagna, quella nelle Marche l’anno scorso e l’ultima in Toscana. “Le nostre imprese si rimboccano le maniche, non scappano e non abbandonano i propri dipendenti, il sistema CNA favorisce la solidarietà – ha detto – ma non basta. Ed è insopportabile leggere che la legge di bilancio intende introdurre una polizza obbligatoria contro i rischi catastrofali a carico delle imprese. Piuttosto sono urgenti gli interventi per mettere in sicurezza il nostro fragile territorio”.

“Noi ci siamo può essere lo slogan che descrive il fare delle nostre imprese” ha concluso orgogliosamente il Presidente CNA.

Gli artigiani maceratesi: molto efficace l’intervento del Presidente Costantini

CNA Macerata era presente all’evento nazionale con una folta rappresentanza di imprenditori, artigiani e funzionari. Abbiamo raccolto le loro impressioni sui temi toccati nel corso dell’Assemblea.

Katiuscia Macellari
Katiuscia Macellari

Katiuscia Macellari è Presidente CNA Estetiste: “A mio avviso, per il mio settore, la formazione della manodopera ha un ruolo centrale. Sono quindi indispensabili scuole che riescano a formare al meglio i nostri giovani, in modo che noi imprenditori riusciamo poi a reperire adeguata forza lavoro. Ho trovato l’intervento del Presidente Costantini molto interessante perché mirato su tutte le esigenze del momento di noi artigiani. È riuscito a dire alla politica tutto ciò che non va”.

 

Simone Giglietti è imprenditore edile, componente dell’Ufficio di presidenza di CNA

Simone Giglietti
Simone Giglietti

Macerata: “Una giornata molto interessante in cui sono stati toccati molti argomenti che riguardano da vicino noi artigiani. Ho apprezzato in particolare la richiesta di proroga del Superbonus fatta da Costantini, chiediamo giusto il tempo di poter concludere i cantieri avviati, nulla di più. Poi, siamo molto preoccupati per la stretta creditizia. È stato detto che negli ultimi dodici anni il credito bancario alle nostre imprese mostra un taglio del 43%, mentre sarebbe necessario allargare le maglie del credito per consentire alle imprese di investire”.

 

Carlo D'Angelo
Carlo D’Angelo

Carlo D’Angelo è Presidente zonale CNA Civitanova Marche: “Gli spunti più interessanti sono venuti dal Presidente Costantini che ha fatto una analisi lucidissima della situazione, delle prospettive e delle proposte da fare al mondo della politica. Tutti noi ci sentiamo coinvolti e ci attiveremo per portare nell’agenda politica, troppo spesso fatta di promesse, i temi sollevati dall’Assemblea; il problema del reperimento della manodopera, la formazione dei giovani, il costo del denaro”.

Sandro Pirro, oggi in pensione, è stato dirigente CNA e imprenditore calzaturiero: “Tra

Sandro Pirro
Sandro Pirro

tutti i temi toccati, quello della formazione dei giovani e del problema di avvicinarli in modo efficace al mondo dell’artigianato è quello a mio giudizio più importante. Molte botteghe chiudono per la difficoltà di passare l’attività e le sue conoscenze alle nuove generazioni. Mi piaciuta poi la definizione che il Presidente Costantini ha dato a noi pensionati, indicandoci come la ‘coscienza morale dell’artigianato e delle piccole imprese d’Italia’. Questo secondo me è particolarmente vero nella misura in cui gli artigiani non dimenticano mai sia il proprio interesse che l’interesse generale della nostra società e portano avanti i valori dei cittadini onesti anche nelle nuove generazioni”.

Il messaggio del Presidente Mattarella

“L’artigianato e la piccola e media impresa costituiscono comparti essenziali del tessuto produttivo nazionale”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha aperto il suo messaggio indirizzato al presidente nazionale CNA, Dario Costantini, in occasione dell’Assemblea nazionale della Confederazione che si è tenuta a Roma, all’auditorium della Conciliazione.

Il Presidente della Repubblica
Il Presidente della Repubblica

Mattarella ha poi proseguito sottolineando che il potenziamento della competitività e della resilienza delle imprese artigiane “è un obiettivo strategico per supportare una crescita sostenibile, equilibrata e inclusiva. È un impegno che interpella Istituzioni e società civile ad adottare azioni sinergiche in favore di una filiera che generi occupazione e sia in grado di rivitalizzare aree soggette a fenomeni di impoverimento e di spopolamento”, ha sottolineato.

“Il comparto dell’artigianato e della piccola e media impresa è altresì catalizzatore di formazione e investimento in capitale umano, dove si trasmettono competenze preziose alle giovani generazioni: risorse inestimabili per il progresso del Paese. Una funzione economica e sociale, quest’ultima che deve essere sostenuta anche tramite gli strumenti forniti dall’Unione europea”, ha puntualizzato Mattarella.

“A tutti i partecipanti all’Assemblea, impegnati ad affrontare i temi più attuali del settore nell’ambito di un delicato contesto internazionale, rivolgo un caloroso saluto, unitamente ai miei sentiti auguri di buon lavoro”, ha concluso il presidente della Repubblica.

La Premier Meloni: “Il lavoro della CNA è prezioso per il Governo”

La Presidente del Consiglio
La Presidente del Consiglio

“Mi dispiace non essere presente fisicamente con voi ma non volevo mancare all’assemblea della CNA, perché considero da sempre gli artigiani e le piccole e medie imprese l’ossatura della nostra Nazione, quella spina dorsale fatta di uomini, donne e famiglie che consente all’Italia ogni giorno di essere prospera, produrre ricchezza e posti di lavoro”. Ad affermarlo il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel suo intervento in videocollegamento all’Assemblea nazionale della CNA.

“Il lavoro che la CNA porta avanti in questo campo in rappresentanza del vostro mondo è prezioso anche e molto per chi è al Governo – ha proseguito il premier – Non avete mai fatto mancare il vostro contributo orgoglioso, costruttivo e realista e noi non faremo mancare la nostra disponibilità ad ascoltare e comprendere le necessità di un mondo così importante per l’economia italiana. L’artigianato e le piccole e medie imprese sono uno dei fiori all’occhiello della nostra nazione, lo dicono i numeri: un milione e trecentomila imprese artigiane, pari a un quinto del tessuto imprenditoriale nazionale, oltre due milioni e 500mila addetti. Senza l’artigianato e le piccole imprese semplicemente non esiterebbe il Made in Italy, senza l’artigianato e le piccole e medie imprese l’Italia non potrebbe contare su quel patrimonio di conoscenze, abilità, competenze e innovazione che ci permette di essere conosciuti e apprezzati sui mercati internazionali”.

“Voi rappresentate un patrimonio materiale e immateriale che questo Governo vuole ascoltare, difendere, proteggere e valorizzare – ha sottolineato Meloni – I provvedimenti che abbiamo varato in questo primo anno di legislatura già offrono un’idea abbastanza chiara di quale sia il nostro impegno in questa direzione. Penso, ad esempio, al disegno di legge quadro sul Made in Italy destinato a valorizzare questa nostra eccellenza”.

Il presidente del Consiglio si è poi soffermato sulle varie riforme a sostegno dell’attività imprenditoriale e del mercato del lavoro: “Insieme a voi possiamo fare la differenza, vogliamo creare un nuovo rapporto tra Stato, cittadini e imprese, che sia basato sul principio che Stato e cittadini sono come un’azienda: più lavorano bene insieme, più riusciranno a produrre ricchezza. E tutto questo lo facciamo senza abbassare la guardia sulla lotta all’evasione fiscale. Il nostro approccio vuole spezzare l’equazione secondo la quale un artigiano, un piccolo imprenditore o una partita Iva devono essere anche evasori per nascita. Questa è una menzogna”.

“Voi siate artigiani, piccoli e medi imprenditori, ogni giorno mettete in quello che fate un’attenzione, una cura che vi rende speciali e per questo vi siamo grati. Noi vogliamo essere un po’ come voi, vogliamo essere degli artigiani per l’Italia – ha concluso Meloni – Occuparci della nostra Nazione e del nostro popolo con la stessa meticolosità, lo stesso amore, lo stesso cuore con cui un artigiano realizza i suoi prodotti migliori“.

L’intervento del Cardinale Zuppi Presidente della CEI

Essere artigiani di lavoro, di società e di pace. È quanto ha chiesto alla platea il presidente della Conferenza Episcopale italiana, cardinal Matteo Maria Zuppi, intervenendo oggi all’Assemblea nazionale della CNA. Essere artigiani, secondo Zuppi, è un’esperienza creativa proprio perché l’artigiano, usando le mani, crea. Nell’era dell’intelligenza artificiale, che a sua volta produce con l’esistente e con le alchimie degli algoritmi, la capacità dell’uomo di immaginare e realizzare può continuare a fare la differenza.

Il Cardinale Zuppi
Il Cardinale Zuppi

“L’artigiano rappresenta il saper fare – ha chiarito – l’unione dei due verbi, il sapere e il fare, mette insieme la conoscenza e la manualità, il cervello e le mani, passando sempre per il cuore. Nell’artigiano vediamo riassunte tutte queste caratteristiche e per questo voi siete portatori di sapere pratico non meno importante di quello intellettuale”.

Una concezione distorta dell’uomo, secondo Zuppi, ha portato a considerare il lavoro manuale meno nobile rispetto allo studio. “Niente di più falso – ha rilevato il presidente della Cei – anche perché gli artigiani studiano eccome e poi mettono insieme creatività e applicazione”

“Vi devo tuttavia chiedere tre cose – ha aggiunto – ossia di essere artigiani di lavoro, della società e della pace. Cosa vuol dire artigiani del lavoro? Significa mettere al servizio di tutti la vostra capacità di creare lavoro. La creatività nel mondo del lavoro non è scontata, ma essa va educata con un atteggiamento propositivo nei confronti della vita e del mondo. Non ci si deve rassegnare a vedere tanti adolescenti che non studiano né lavorano, depressi, ripiegati su stessi, interiormente spenti. È per questo che voi potete avere un ruolo decisivo”.

“Vi chiedo anche di essere artigiani della società e artigiani della pace – ha continuato – la nostra Costituzione stabilisce che ci sono tante forme di partecipazione al bene comune. E quando ci si unisce si fa del bene anche agli altri. Dobbiamo smettere di pensare solo a noi stessi, al proprio piccolo, oppure, a esempio, a non avere cura dell’ambiente, anch’esso un bene comune. Anche l’artigiano può fare scelte in linea con l’ambiente che mitigano l’impatto sui cambiamenti climatici. In questo senso serve un investimento per realizzare le comunità energetiche sui territori”.

Per ultimo Zuppi ha chiesto agli artigiani di essere protagonisti della pace. “Il vostro lavoro può rappresentare un vero e proprio alfabeto di pace – ha fatto appello – Papa Francesco, non a caso, ha usato la metafora del lavoro artigiano proprio per descrivere cosa bisogna fare davanti alle immani tragedie di guerra a cui oggi assistiamo impotenti”. Il Papa ha, infatti, ha usato l’espressione essere ‘artigiani di pace’. “Voi – ha concluso Zuppi – potete rappresentarci che cosa significa diventare artigiani di pace attraverso il coinvolgimento in prima persona, grazie a gesti ordinari, abituali e di riconciliazione”.

Il Ministro Urso: con il vostro concorso torneremo centrali in Europa e nel mondo

Il Ministro Adolfo Urso
Il Ministro Adolfo Urso

“Le imprese artigianali e le Pmi sono il cuore del nostro sistema sociale e produttivo e hanno dimostrato in questi anni di avere una capacità di resistenza e di reazione superiore a quella dei grandi sistemi industriali di altri Paesi europei”. Ad affermarlo in avvio di intervento alla nostra Assemblea nazionale il ministro per le Imprese e per il Made in Italy, Adolfo Urso.

Nonostante l’importanza cruciale per l’Italia del cuore del suo sistema produttivo, l’attenzione della politica da qualche lustro a questa parte non è stata sicuramente all’altezza. Lo dimostra il caso del dispositivo di legge che circa dodici anni fa prevedeva una legge annuale per le Pmi, ha sottolineato Urso, rimasto disatteso finora. Dal 2024, però, la musica è destinata a cambiare. “Per la prima volta – ha annunciato il ministro – faremo questa legge perché il nostro governo è particolarmente attento al vostro mondo”.

La prima legge annuale per le Pmi sarà concentrata sull’innovazione e sulle start up. “L’innovazione è la rotta che dobbiamo perseguire – ha annunciato – e quindi prevederemo incentivi ad hoc. Uno sguardo importante lo dedicheremo al passaggio, se, dove e quando possibile, dall’intelligenza naturale all’intelligenza artificiale, senza perdere di vista la necessità di un’intelligenza artificiale antropocentrica”. Il ministro ha ricordato la costituzione della Fondazione dell’intelligenza artificiale a Torino che provvederà anche a trasferire le nuove tecnologie alle imprese, una pratica destinata a favorire proprio le piccole imprese che altrimenti avrebbero difficoltà ad accedere a questi strumenti.

Urso ha poi sottolineato che l’azione del governo è mirata alle persone e quindi alle imprese, fatte di imprenditori, collaboratori, apprendisti, tanto più alle imprese di eccellenza del Made in Italy, a quelle imprese che in un anno hanno assunto oltre mezzo milione di persone. “Proprio con il vostro stimolo e il vostro contributo – ha concluso il ministro – in quattro anni ci ripromettiamo di condurre l’Italia a rappresentare orgogliosamente la propria centralità in Europa e nel mondo”.

Salvini: abbiamo di fronte scelte difficili, c’è bisogno del vostro aiuto

Matteo Salvini
Matteo Salvini

“Abbiamo di fronte scelte anche non facili. E per andare sulla strada giusta abbiamo bisogno anche di voi, del vostro coraggio, che emerge da questa assemblea”. Così il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha aperto il suo intervento alla nostra Assemblea nazionale.

Salvini ha quindi elencato una serie di punti chiave della politica del suo dicastero. A partire dalla regolamentazione degli scioperi. “Sono previsti – ha ricordato – una serie di scioperi nel settore dei trasporti nei prossimi mesi. Nessuno vuole mettere in discussione il diritto di sciopero ma non si può accettare che l’Italia si fermi per ventiquattro ore come è previsto per venerdì 17. Questo vuol dire mettere in ginocchio il nostro Paese. Bene ha fatto allora la commissione di garanzia a chiedere un contingentamento. Se i sindacati aderiranno bene, altrimenti c’è lo strumento della precettazione. Il diritto di sciopero di qualcuno non può fermare l’Italia per giorni o settimane”.

Salvini si è poi soffermato sui provvedimenti che, dalle istituzioni europee alle amministrazioni locali, stanno emanando sul fronte della tutela dell’ambiente. “La tutela dell’ambiente sì, è senz’altro un valore, il Green Deal sì, ma – ha puntualizzato – l’aver sancito che dal 2035 si compra o si vende un’auto in Europa solo se elettrica rappresenta un suicidio economico, sociale, ambientale. Il solo elettrico è un regalo alla Cina. A tutti sta a cuore l’ambiente pulito però non si possono scegliere nemici in nome dell’ideologia ambientalista. Le auto e i furgoni non possono essere considerati nemici, mettere Ztl ovunque non aiuta l’ambiente, alcune piste ciclabili in centro sono pericolose per i ciclisti, per i pedoni, per gli automobilisti”.

Salvini è passato poi a sottolineare l’inadeguatezza del sistema infrastrutturale italiano. Il governo sta facendo del suo meglio per recuperare il tempo perduto ma ha di fronte gli eterni sostenitori del ‘no a tutto’, “una minoranza rumorosa che ha contribuito a bloccare l’Italia”. E ha chiesto che la maggioranza si faccia sentire, non sia timida, affermi i propri diritti.

Il ministro ha anche rammentato, con orgoglio, il nuovo Codice degli appalti nel quale c’è anche un risultato, sui consorzi artigiani, ottenuto per l’impegno del nostro presidente, Dario Costantini, e della CNA.

Il talkshow: Lavoro, a confronto giovani, imprese e politica

Il talk show condotto da Marianna Aprile
Il talk show condotto da Marianna Aprile

Parlare con i giovani. È l’impegno della Confederazione che si riassume nel titolo dell’Assemblea 2023 “Il coraggio dell’attrazione” con l’intento di promuovere la conoscenza del lavoro artigiano, le opportunità che offre in termini di realizzazione delle ambizioni.

Con questo spirito l’Assemblea 2023 è stata dedicata al lavoro e ai giovani e la prima sessione dei lavori è stata animata da un confronto aperto che ha visto protagonisti cinque giovani e altrettanti imprenditori e esponenti della politica: Nunzia Catalfo del M5s, Alessandro Cattaneo di Forza Italia, Maria Cecilia Guerra del PD e Walter Rizzetto della Lega e presidente della commissione lavoro della Camera.

Le difficoltà di trovare collaboratori, il deficit delle scuole professionali, il mismacht tra domanda e offerta, nonché le opportunità che offre il mondo dell’artigianato sia in termini di posti di lavoro e sia come occasione di autoimprenditorialità sono stati principali temi affrontati dai quali è emersa l’esigenza di rafforzare il flusso di informazioni e la conoscenza reciproca tra giovani e sistema produttivo.

Una fantasmagoria di luci, colori e… angeli

Il corpo di ballo di Irma di Paola
Il corpo di ballo di Irma di Paola

“Voglio ringraziare il presidente Dario Costantini per questo splendido pezzo di artigianato che mi avete donato. Tra l’altro, come sapete, io colleziono angeli, è un pezzo pregiatissimo per la mia collezione”. Ha concluso così il suo intervento il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel video collegamento con la platea dell‘Assemblea nazionale CNA.

Un’opera, “l’Angelo”, realizzata interamente a mano, frutto della collaborazione tra tre aziende artigiane della CNA: “L’officina” di Luca Peppoloni, “Vetri d’Arte” di Maria Concetta Malorzo, “Il Guado” di Elena Balsamini.

Un regalo che simboleggia le produzioni di qualità delle piccole imprese artigiane.

L’unicità delle materie prime utilizzate – ferro patinato blu e oro craquelé con inserto in vetro fuso di Murano con oro in pasta e smalti – e la lavorazione – a gran fuoco e telo in stampa a ruggine – sottolineano il tratto distintivo del saper fare artigiano che fanno unico il Made in Italy e che CNA rappresenta.

Ed è proprio il tema del lavoro artigiano a essere stato al centro dell’Assemblea nazionale CNA di quest’anno. Assemblea che è stata aperta dall’Inno d’Italia cantato dalle giovani voci del coro Milleunavoce diretto da Vicky Martinez. Venticinque giovanissime e giovanissimi di età compresa tra i 5 e i 18 anni che grazie alla loro energia, vivacità e talento hanno emozionato artigiani e imprenditori venuti da tutta Italia. Il coro ha portato in scena uno spettacolo parla di futuro, di giovani generazioni e del saper fare italiano, attraverso il potere delle voci dei bambini.

Ma non è stato l’unico momento di svago che ha impreziosito l’evento annuale più importante per la nostra Confederazione, tenutosi quest’anno all’Auditorium della Conciliazione di Roma.

Davanti a una platea che ospitava tra gli altri il ministro Adolfo Urso e il vicepremier Matteo Salvini e numerose autorità, si è esibito il corpo di ballo di Irma di Paola nota coreografa e ballerina ed ex giudice della trasmissione tv “Amici”. Una coreografia hip hop, ballata sulle note di un medley di canzoni di Nirvana, Blur e Black Eyed Peas e con una scenografia di fondo che dava risalto al tema di quest’anno dell’Assemblea: lavoro, saper fare e giovani, sono state le parole proiettate alle spalle di ballerine e ballerini e che hanno illuminato di colore la sala.

La band di Propaganda Live con Roberto Angelini
La band di Propaganda Live con Roberto Angelini

Inoltre, i vari interventi dei tanti politici intervenuti sono stati inframmezzati dall’intrattenimento musicale di una band d’eccezione coordinata dal musicista di Propaganda Live, Roberto Angelini, con al violino Valentina del Re, al piano il maestro Fish, alla batteria Puccio Panettieri e alle percussioni Ramon Caravaio.