Il Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie (DARA) della Presidenza del Consiglio dei Ministri, promuove la misura di incentivazione “Imprese femminili innovative montane – IFIM”.

La misura finanzia i programmi di investimento ad alto contenuto tecnologico e innovativo sostenuti da imprese femminili ubicate nei Comuni montani (qui l’elenco Comuni montani ammessi).

Le agevolazioni sono rivolte alle start up innovative costituite prevalentemente da donne in forma di società di capitali, anche cooperative aventi una sede operativa, o filiale, in uno dei Comuni montani.

Il contributo è a fondo perduto per un importo non superiore al 70% delle spese ammissibili e per una cifra massima di 70.000 euro.

I requisiti che le imprese devono possedere al momento della presentazione della domanda sono i seguenti:

  • essere regolarmente costituite e iscritte nell’apposita sezione speciale del Registro delle imprese di cui all’articolo 25, comma 8, del decreto-legge n. 179/2012
  • essere costituite da non più di sessanta mesi
  • essere di piccola dimensione.

A titolo di esempio, gli incentivi possono essere richiesti per l’acquisto di:

  • impianti, macchinari e attrezzature tecnologici
  • hardware e software
  • brevetti e licenze
  • certificazioni purché direttamente correlate alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa e legate al programma d’investimento presentato
  • consulenze specialistiche tecnologiche nella misura massima del 20% del totale delle spese di cui ai punti precedenti.

Il Programma d’investimento deve essere mirato allo sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni caratterizzati da un significativo contenuto tecnologico e innovativo, e/o finalizzato alla valorizzazione economica dei risultati del sistema della ricerca.

Inoltre, il Programma d’investimento deve presentare spese non superiori a 100.000 euro, essere avviato successivamente alla presentazione della domanda e realizzato entro 18 mesi dalla data del provvedimento di ammissione alle agevolazioni.

Il contributo a fondo perduto può arrivare al 70% delle spese ammissibili e per un importo massimo di 70.000 euro. Le agevolazioni sono concesse nei limiti e nelle disponibilità previsti dal Regolamento de minimis n. 1407/2013.

Alcuni esempi di spese ammesse a contributo sono:

  • impianti, macchinari e attrezzature tecnologici
  • hardware e software
  • brevetti e licenze
  • certificazioni purché direttamente correlate alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa e legate al programma d’investimento presentato
  • consulenze specialistiche tecnologiche nella misura massima del 20% del totale delle spese di cui ai punti precedenti.

Il bando è già attivo e si chiuderà ad esaurimento fondi.

Scarica qui la Scheda di sintesi del Bando.

Qui l’avviso pubblico completo.

Per maggiori informazioni si può telefonare al numero 0733.279528 o scrivere una mail a comunicazione@mc.cna.it.