autotrasporto

Il Ministero della Salute, come espressamente riportato nelle sue premesse, ha fornito una parziale positiva risposta alla lettera inviata da UNATRAS al Governo per estendere le deroghe all’apertura anche “agli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande siti nelle aree di sosta attrezzate per veicoli industriali, nonché nelle aree interportuali e di scambio intermodale, oltre che nelle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le strade di grande comunicazione e sulle strade statali dei territori non raggiunti dalla rete autostradale”.
Come noto, il DPCM 24 Ottobre prima ed ora il DPCM 3 Novembre 2020, al fine di contrastare e contenere il diffondersi del coronavirus, hanno introdotto delle restrizioni per le attività di somministrazione di alimenti e bevande diversificate in funzione del livello di diffusione epidemiologica ed evidenziandone l’incremento della gravità e delle conseguenti misure restrittive, tramite la caratterizzazione dei territori nei colori GIALLO, ARANCIONE e ROSSO.
Sul tema la nostra Fita CNA Regionale era intervenuta anche pubblicamente attraverso i portavoce provinciali e attivando la Presidenza nazionale che si è fatta promotrice dell’iniziativa con UNATRAS.
Si tratta di un primo passo, perché non tutti sono in autostrada ad ora di cena e soprattutto perché la rete autostradale è solo una piccola componente del sistema di viabilità principale che percorre l’Italia. Inoltre, la soddisfazione per questo primo passo verso le richieste di apertura promosse da Fita CNA è parziale e limitata perché ci vengono segnalate aree di servizio aperte ma con i servizi di ristorazione chiusi.
Invitiamo chi è sulla strada a segnalarci queste circostanze, anche per capire se nei rapporti concessori siano previste modalità così articolate di aperture e chiusure dei servizi minimi di base.

In particolare:
• Zone classificate di COLORE GIALLO “le ATTIVITÀ DEI SERVIZI DI RISTORAZIONE (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) SONO CONSENTITE DALLE ORE 5.00 FINO ALLE ORE 18.00; il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi; DOPO LE ORE 18,00 È VIETATO IL CONSUMO DI CIBI E BEVANDE NEI LUOGHI PUBBLICI E APERTI AL PUBBLICO; resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano ivi alloggiati; resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme” ( DPCM 3.11.2020 , art. 1, comma 9, lettera “gg”)
• Zone classificate di COLORE ARANCIONE “SONO SOSPESE le ATTIVITÀ DEI SERVIZI DI RISTORAZIONE (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), ad esclusione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale a condizione che vengano rispettati i protocolli o le linee guida diretti a prevenire o contenere il contagio. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché fino alle ore 22,00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze” (DPCM 3.11.2020, art. 2, comma 4, lettera “c”)
• Zone classificate di COLORE ROSSO “SONO SOSPESE le ATTIVITÀ DEI SERVIZI DI RISTORAZIONE (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), ad esclusione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale a condizione che vengano rispettati i protocolli o le linee guida diretti a prevenire o contenere il contagio. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché fino alle ore 22,00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze (DPCM 3.11.2020, art. 3, comma 4, lettera “c”)
Per tutte le zone, qualsiasi sia la loro colorazione, “Restano comunque aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande siti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le autostrade, negli ospedali e negli aeroporti, con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro”
Alla luce di queste misure ritenute necessarie per il contenimento del contagio da coronavirus, CNA Fita ed UNATRAS nel suo insieme, hanno ritenuto di scrivere al Governo evidenziando che per le imprese di autotrasporto, che praticamente vivono sulla strada, ristorazione e servizi igienici sono fondamentali non solo per il sostentamento ma anche per consentire loro una vita dignitosa.
Le imprese di autotrasporto sono e vogliono essere impegnate al servizio del Paese ma va garantita loro la possibilità di consumare un pasto e disporre di servizi igienici, anche al di fuori dalle reti autostradale, in prossimità dei luoghi di carico-scarico delle merci ed in quelli tipici di loro riferimento e sosta non raggiunti dalle strade ad alta velocità e traffico.
L’ordinanza del Ministero della Salute, come anticipato, dà parziale soddisfazione alle nostre richieste estendendo la possibilità di apertura senza limitazioni anche alle attività di somministrazione e bevande collocate nei PORTI e negli INTERPORTI (a prescindere dalla colorazione dell’area territoriale ove insistono).
Come detto, considerato che la rete autostradale non tocca molte aree del territorio che però sono interessate da una consistente viabilità di mezzi pesanti, continueremo a fare pressione per consentire un pasto ed una qualità della vita dignitosa anche a tutti gli autisti interessati da questa situazione.