no violenza sulle donne

In occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne il Ministero dell’Interno, Dipartimento di Pubblica sicurezza, pubblica i dati del nostro Paese ad un anno dalla concreta applicazione del cosiddetto CODICE ROSSO, la riforma dei codici penale e di procedura penale voluta con forza da tutte le associazioni più illuminate e che si battono per i diritti delle donne.

Sì perché, è bene sempre ricordarlo, esistono i crimini di genere, quei reati perpetrati nei confronti delle donne solo in quanto donne, esiste la violenza scatenata dalla discriminazione verso le donne solo in quanto tali.

I dati non sono confortanti e, anzi, ci rappresentano un’Italia che da nord a sud, tra l’agosto 2019 e lo stesso mese del 2020, ha visto tantissime donne vittime di violenza fisica e psicologica e fa rabbrividire pensare che esista il reato di “Costrizione o induzione al matrimonio”, con ben 11 casi nel periodo preso a riferimento.

Ancora: il reato di “Deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso” è stato accertato nei confronti di 56 vittime e quello di “Diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti” ha colpito 718 volte; con il reato di “Violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalle vittime” sono state danneggiate 1.741 persone.

La CNA Impresa Donna ricorda che il numero verde Anti Violenza e stalking, il 1522, è sempre attivo e grazie all’impegno delle forze di Pubblica Sicurezza, alla nuova applicazione del Codice Rosso, alla rete dei centri anti violenza diffusi sul territorio nazionale, le donne possono trovare un aiuto concreto e devono credere e avere fiducia nelle istituzioni che possono supportarle nel percorso di uscita dalla violenza.

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