Un webinar con Andrea Galliani, vicedirettore Direzione Mercati Energia all’Ingrosso e Sostenibilità Ambientale di ARERA, per capire cosa sono e come realizzare Comunità energetiche.
Rivedi qui la registrazione integrale dell’incontro.
Il problema del caro-energia si è palesato oramai in tutte le bollette degli italiani. Famiglie, imprese ed enti pubblici stanno toccando con mano gli aumenti vertiginosi di tutti i costi energetici. “L’Authority per l’energia ARERA – spiega Massimiliano Moriconi Direttore CNA Macerata – ha calcolato nel 68% l’aumento medio per quest’anno della bolletta elettrica di una famiglia-tipo. Il caro-bollette pesa enormemente anche sui bilanci delle imprese che in poco tempo hanno visto raddoppiare i loro costi energetici; un incremento che sta costringendo molte attività, almeno temporaneamente, a chiudere gli impianti produttivi”.
Il forte aumento del costo dell’energia, secondo Moriconi, è stato causato da diversi fattori: “Prevalentemente dall’aumento del costo del gas naturale e dalla ripresa economica che ha incentivato una forte domanda. Forse, ma in maniera minore, anche dall’aumento dei prezzi dei permessi di emissione di CO2 nell’ambito dell’Emissions Trading System dell’Unione Europea”.
Quello che preoccupa il vertice di CNA sono le tempistiche delle misure compensative previste: “L’intervento tampone di 4 miliardi annunciato dal Governo si tradurrà in un flebile aiuto e per un periodo circoscritto. Occorre invece pensare a soluzioni strutturali di lungo periodo perché non ci dobbiamo illudere che questo sia solo un balzo congiunturale che presto rientrerà”.
Su quali potrebbero essere le soluzioni, il Direttore CNA fa una sua proposta: “Come Associazione di categoria stiamo sensibilizzando le nostre imprese e gli enti pubblici a realizzare Comunità energetiche rinnovabili per l’autoproduzione e l’autoconsumo collettivo. Grazie ai fondi del PNRR e agli altri incentivi, oggi è possibile percorrere questa strada di sostenibilità ecologica ed economica, un’opportunità imperdibile e uno strumento fondamentale per lo sviluppo”.
Per capire se la strada delle Comunità energetiche di autoproduzione e autoconsumo potrà essere percorribile, la CNA Macerata ha invitato ad un incontro pubblico Andrea Galliani, vicedirettore Direzione Mercati Energia all’Ingrosso e Sostenibilità Ambientale di ARERA.
Dottor Galliani perché i prezzi dell’energia sui mercati europei sono oggi così elevati?
“Negli ultimi mesi, in tutta Europa, i prezzi del gas sono aumentati tantissimo. Di conseguenza anche i costi elettrici sono alti perché in Italia la metà dell’energia elettrica è prodotta con il gas naturale. Da un lato abbiamo assistito alla crescita della domanda di gas ed a quella aumentata dei periodi invernali si è aggiunta la maggiore domanda di gas da parte della produzione di energia elettrica, dettata dall’esigenza di controbilanciare la carenza di produzione eolica e nucleare. A questo aumento della domanda di gas non ha però fatto seguito un aumento dell’offerta. Ricordo che per l’Europa il gas arriva prevalentemente dalla Russia, dove abbiamo registrato tensioni sul nuovo gasdotto in costruzione e poi, recentemente, la crisi Ucraina. Data la complessità della situazione è assai difficile prevedere quanto potrà durare il caro-energia, l’auspicio è che sia un evento eccezionale”
Cosa è possibile fare per contrastare questo aumento?
“Il governo è intervenuto stanziando dei fondi che hanno consentito di azzerare gli oneri generali di sistema, cioè una parte importante delle bollette elettriche, per tutti i clienti domestici e per tutti i clienti fino a 16,5 kW. Ciò ha permesso anche di ridurli per tutti gli altri ma, con il Sostegni ter in corso di approvazione definitiva, il governo prevede di stanziare altri 1,2 miliardi di euro per riconoscere l’azzeramento a tutta la platea dei clienti”.
Le Comunità energetiche possono essere una soluzione efficace?
“Le Comunità energetiche sono dei gruppi che nascono dal basso raccogliendo dei soggetti che condividono obiettivi e finalità, ambientali, sociali ma non di lucro. Sono soggetti giuridici che coinvolgono persone fisiche, imprese ed autorità locali; in particolare i Comuni possono avere un ruolo decisamente importante. Tra le finalità che un gruppo di soggetti può condividere c’è l’energia, elettrica o termica o in altre forme ma, visto il prezzo crescente dell’elettricità, spesso riguarda l’aspetto elettrico, grazie anche alla forma di autoconsumo esteso.
La Comunità energetica può condividere inoltre informazioni e cultura energetica, strumenti importanti per cercare le soluzioni più competitive. Lo scambio di informazioni, infatti, serve anche per condividere consigli su come risparmiare energia e su come fare efficienza energetica”.
Come possono nascere le Comunità energetiche?
“La definizione di Comunità energetica è oggetto di Direttive europee che sono state recepite transitoriamente dall’Italia alla fine del 2019. Il recepimento completo è stato avviato a novembre del 2021 ma già quello transitorio aveva consentito la nascita di molti esperimenti. Le Comunità energetiche esistenti sono ad oggi confinate a livello di cabina secondaria, cioè alla rete elettrica di bassa tensione. Col pieno recepimento della Direttiva EU sarà possibile estenderle anche alla media tensione delle cabine primarie.
Sono davvero convenienti?
“Arera ha costruito un modello regolatorio virtuale per valorizzare l’autoconsumo di energia elettrica reale senza richiedere adeguamenti di rete, senza interventi hardware e senza la necessità di nuovi misuratori. Questo significa che l’accesso alla Comunità non costa niente, non richiede interventi tecnici e può esser fatto molto velocemente. Il referente della Comunità energetica si rivolge innanzitutto al GSE, che è il soggetto attuatore; questo, sulla base dei dati di misura dell’energia elettrica immessa e consumata ora per ora, calcola quella che è la quantità di energia condivisa e riconosce una sua valorizzazione. Questa terrà conto dei benefici dell’autoconsumo e consentirà, in generale, notevoli risparmi dal consumo sul posto per l’azzeramento delle dispersioni dovute all’immissione in rete. La valorizzazione è di 8 euro al megawatt ora che, seppur piccolo, tiene conto del beneficio dell’autoconsumo e si somma ai ricavi di vendita dell’energia. In più c’è un incentivo che spetta alle Comunità energetiche che vale 110 euro per megawatt ora e dura per 20 anni ed è definito da uno specifico Decreto del Ministro per la transizione ecologica. Questo incentivo si può sommare ad altri di natura regionale o comunale, tranne che con lo scambio sul posto e con altri incentivi statali sulle rinnovabili. Nel caso di soggetti privati si possono sommare solo le detrazioni fiscali con i 110 euro megawatt ora”.
Presenti all’incontro con l’Autority dell’energia anche Daniele Salvi coordinatore team sisma CNA Marche e la dottoressa Emma Putzu coordinatrice per ARERA del gruppo di lavoro per la tutela delle popolazioni colpite da eventi calamitosi. Rivedi qui la registrazione integrale dell’incontro.