Maurizio Tritarelli

A farsi portavoce delle piccole imprese e dei liberi professionisti dell’indotto Elica è Maurizio Tritarelli, Presidente di CNA Servizi Impresa: “Oltre ai 400 esuberi interni dovuti alla delocalizzazione, nella sola zona a cavallo tra la nostra provincia e quella di Ancona ci sono altrettanti addetti dell’indotto che probabilmente perderanno il lavoro. Coinvolti a caduta molti piccoli imprenditori che tutto si aspettavano tranne questa decisione improvvisa”.

Una scelta ingiustificata secondo Tritarelli in quanto “fino a febbraio di quest’anno molti di loro avevano triplicato i turni per far fronte alle commesse degli stabilimenti Elica di Mergo e Cerreto d’Esi ma, alla luce di quanto accaduto, l’eccezionale produzione serviva solo per riempire i magazzini in previsione dello stop”.

Una chiusura, quindi, che ha tutte le caratteristiche di essere stata già programmata da tempo ma che è stata comunicata ai dipendenti pochi giorni fa insieme agli auguri di Pasqua: “nessuno, né tra i dipendenti né dell’indotto, si aspettava una simile decisione del proprietario di maggioranza, visto che le commesse ci sono e come. Non sembra affatto una crisi aziendale ma solo una operazione di speculazione per aumentare i guadagni che mette in seria difficoltà molte famiglie, imprese e un intero territorio già ferito da una interminabile serie di eventi catastrofici, dalla crisi della Merloni al sisma, solo per citarne alcuni”.

Il Presidente Tritarelli vede a tinte fosche anche le previsioni per il futuro della Elica Spa: “se non era in una situazione di crisi sino ad oggi, ora però è facile che ci andrà perché la produzione polacca non è certo di qualità come quella nostrana. È risaputo, infatti, che dagli stabilimenti in Polonia non sono rari i pezzi difettati rispediti al mittente dai clienti. I colossi internazionali clienti di Elica, non metteranno di certo a repentaglio i loro blasonati marchi per far guadagnare la Spa di Cerreto”.

“Il nostro appello – conclude Tritarelli – è rivolto a tutti gli organi di governo nazionale e regionale, affinché trovino in fretta una soluzione sostenibile sia per gli addetti interni, sia per tutto l’indotto che Elica ha tra le province di Ancona e Macerata. La CNA è vicina a tutte le maestranze ed i piccoli imprenditori coinvolti in questa triste vicenda”.